VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] è anche il fattore di accrescimento di svariate specie di microrganismi. Nell'uomo un'avitaminosi carenziale da 'assorbimento della B12 è condizionato dalla presenza di HCl nella secrezione gastrica e di un fattore, pure di origine gastrica, ...
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La nozione di e. ha subìto in questi ultimi anni una notevole evoluzione grazie principalmente agli studî sperimentali e sull'uomo, che hanno condotto a una maggiore conoscenza della sua base anatomo-funzionale. [...] battito ritmico delle palpebre). Di regola coesistono pallore o rossore del volto. In alcune assenze, specie se e. temporale. In questa forma generalmente il punto di originedella scarica epilettica interessa il lobo temporale e in particolare l' ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] funzione analoga nella scala evolutiva e quelle nucleotidiche nei geni corrispondenti permette di stabilire i tempi dell'orologio evolutivo (fig. 2), l'origine comune e le divergenze dellespecie e di interpretare la funzione di geni non noti in una ...
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RIGENERAZIONE
Pasquale Pasquini
Biologia (XXIX, p. 322; App. II, 11, p. 713). - In tutti i fenomeni rigenerativi in seguito all'asportazione di parti dell'organismo mediante un taglio o ad amputazione [...] a sporgere come gemma rigenerativa.
La formazione delle cellule del blastema trae origine, perciò, nel moncone e non soltanto dimostrato che il rigenerato assume le dimensioni caratteristiche dellaspecie che ha fornito, nell'arto chimerico il ...
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UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] ne abbiamo alcun sentore. Alcune provvedono al singolo organismo; altre alla conservazione dellaspecie maturando gli elementi germinali dai quali trarranno origine i nostri discendenti.
Le parti fondamentali che costituiscono il corpo umano sono la ...
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PATOLOGIA
Massimo Aloisi
Gaetano Crepaldi-Maurizio Muraca
Leonardo M. Savoia
(XXVI, p. 509; App. III, II, p. 376)
Patologia medica. − I grandiosi progressi conseguiti nelle scienze biologiche, e in [...] è anzi un fattore essenziale nello schema darwiniano dell'evoluzione dellespecie. Il variare individuale intorno allo schema generale dellaspecie può avere diversa origine: essere genetico, ossia determinato ereditariamente, per le mescolanze ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] sanità mentale non sembra accettabile. Mentre la spiegazione dell'origine dei disturbi del c. secondo la psichiatria almeno quattro sistemi comportamentali risultanti dall'evoluzione dellaspecie: sopravvivenza, riproduzione, aiuto tra consanguinei ...
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Infettive, malattie
Maurizio Iaccarino
Eduardo Joërge Patriarca
(App. IV, ii, p. 182)
Malattie infettive emergenti
L'espressione malattie infettive emergenti indica le malattie causate da microrganismi [...] completamente nuovi, come nel caso della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), originata da una fonte incerta, ma patogeno, la selezione naturale potrebbe portare all'evoluzione dellaspecie umana, ma a un costo terribile giacché rispetto ...
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IMMUNITÁ
Massimo ALOISI
Medicina. - (XVIII, p. 893; App. II, ii, p. 8). - Posizione di questo campo di studî nei confronti di altri. - L'immunologia non è più - e da lungo tempo - un capitolo, sia pur [...] delle varie specie e delle sottospecie o razze, stato che è connaturato al modo di essere dellespecie e pertanto trasmesso e distribuito secondo le leggi della antigeni o apteni di origine batterica o di qualsiasi altra origine. Quelle proteine o ...
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TESSUTO
Raffaele Geremia
(XXXIII, p. 703)
Biologia. - Il termine t. è usato in istologia, anatomia microscopica e in genere in biologia per definire raggruppamenti di cellule che svolgono la stessa [...] in genere un ii anticorpo che riconosce le γ−globuline dellaspecie animale utilizzata per produrre il primo, associato o a un embrione vero e proprio, altri elementi a dare origine agli annessi embrionali necessari per i rapporti nutrizionali con ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...