BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] di imprese la sua fama varcò i confini di Siena, specie dopo la pubblicazione del suo libro Delle imprese (La prima parte delle imprese, Siena 1578; ristampato in Venezia 1589; e "colla giunta della seconda e terza parte" e in appendice l'orazione in ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] sua "poetica" già abbastanza ben definita, come si ricava specie da note del suo diario, del '60 e '61, Il B. aveva già iniziato lo studio dell'inglese nel '59, e si diede di uno stampatore-editore veronese di origine tedesca, il Münster, eseguì la ...
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CACCIANIGA, Antonio
Alessandra Briganti
Nacque a Treviso il 30 giugno 1823 da Ernesto e Anna Zaccagna. Compiuti gli studi secondari a Treviso e a Belluno, frequentò l'università di Padova, dove seguì [...] sotto il cui segno aveva avuto origine, e si spoglia quasi del tutto delle notazioni di carattere sociale che di una specie di "educazione sentimentale" di due giovani, i danni dell'ozio nel primo romanzo, e il valore morale della vita di ...
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COLLALTO, Collatino (Collaltino di)
Nicola Longo
Nacque il 22 maggio 1523 a San Salvatore di Collalto, nella Marca Trevigiana, dal conte Manfredo e da Bianca Maria di Antonio Vinciguerra (la madre, poetessa, [...] della sua vita furono tormentati da rancori familiari molto aspri, di cui un sintomo è rappresentato da quella specie armi e d'amore, Milano 1559, p. 14; F. Sansovino, Dellaorigine,et de' fatti delle famiglieill. d'Italia, I, Venezia 1582, p. 4; P. ...
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AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] un lento compilatore delle sue opere). In questo titolo, il nome Falcidio rivela chiaramente la sua origine da "falce" una delle sue opere, a maggior scorno dell'A., giudicato indegno di un interlocutore migliore; e la Tenda rossa è una specie di ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] della famiglia in Persia) che fosse di origine persiana. Invece, gli Aganoor furono molto attaccati alla loro origine armena e, sino al padre della . Si ebbe in lei una specie di ritorno alla vita e agli slanci della giovinezza. Nel 1901 si fidanzò ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] 1813 rivelò i suoi principali interessi nella Storia della astronomia dalla sua origine fino all'anno 1811.
La Storia ribadiva la suo orrido inganno per assicurarsi il mantenimento dellaspecie.
Il materialismo meccanicistico, ribadito nel Frammento ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] a Ferrara uno dei codici più attesi dagli umanisti dell'epoca, e specie dal G.: il codice orsiniano (Vat. lat., 1939), pp. 110-117; G. Cammelli, I dotti bizantini e le originidell'umanesimo, I, Manuele Crisolora, Firenze 1941, pp. 131-139, 171-176 ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] di carattere privato, essa trasse, in realtà, origine da discussioni su questioni grammaticali. Ancor più significativa immagini. Ma ancor più notevole è la fortuna dell'Orfeo, celebrato (specie nel rifacimento più ordinato nella struttura e più ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] ininterrotto mecenatismo del L. fu sempre associata l'Accademia, sebbene l'origine e la fine restino ancora in parte oscure (è attestata, pur dellaspecie degli uomini, discorso piacevole tradotto da Horatio Plata romano (Lione 1647: traduzione della ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...