Neufeld, Max (propr. Maximilian)
Stefania Carpiceci
Regista e attore cinematografico austriaco, di origineebraica, nato a Guntersdorf il 3 febbraio 1887 e morto a Vienna il 2 dicembre 1967. Di formazione [...] mitteleuropea, fu attivo in Austria, in Germania e in Italia, dove ottenne sempre ampi consensi come attore e come regista. Particolarmente prolifico, realizzò per lo più commedie leggere che, se da un ...
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Gerbi, Antonello
Federica Pescatori
Giornalista, storico e critico cinematografico, nato a Firenze il 15 maggio 1904 e morto a Civenna (Como) il 26 luglio 1976. Fermo sostenitore dello storicismo crociano [...] ' soltanto i singoli film.
Dopo aver vissuto a Firenze, Livorno e Roma, nel 1918 si trasferì con la famiglia, di origineebraica, a Milano, dove si diplomò al liceo Berchet nel 1921. S'iscrisse poi alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di ...
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Hinrich, Hans
Riccardo Martelli
Regista e attore cinematografico e teatrale tedesco, naturalizzato italiano, nato a Berlino il 27 novembre 1903 e morto ivi il 30 ottobre 1974. Esponente dell'avanguardia, [...] alla fine degli anni Trenta, per motivi razziali (era di origineebraica) cercò rifugio in Italia, dove diresse con mano felice e garbato mestiere commedie e film in costume, e dopo la guerra intraprese una brillante carriera di caratterista.
Debuttò ...
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RIMET, Jules
Ruggero Palombo
Francia. Theuley les Lavoncourt, 24 ottobre 1873-Suresnes, 15 ottobre 1956
È conosciuto come 'il padre della Coppa del Mondo'. Nato in una famiglia della piccola borghesia, [...] 1938 consentì alla Germania, che aveva appena annesso l'Austria, di schierare cinque giocatori austriaci e di escludere quelli di origineebraica. Nel 1948 la Coppa del Mondo prese il nome di Coppa Jules Rimet, per decisione della stessa FIFA da ...
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SINDELAR, Mathias
Luca Valdiserri
Austria. Vienna, 10 febbraio 1903-22 gennaio 1939 • Ruolo: centravanti • Squadre di appartenenza: 1920-24: Herta Vienna; 1924-39: Austria Vienna • In nazionale: 43 [...] giocare la semifinale tra Italia e Austria nei Mondiali del 1934. Con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria, Sindelar, che era di origineebraica, si rifiutò di indossare la maglia tedesca; perseguitato, si uccise insieme alla moglie. ...
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Kohn, Hans
Storico tedesco naturalizzato statunitense (Praga 1891-Filadelfia 1971). Di origineebraica, fu professore in varie università e istituti degli USA. Prigioniero dei russi nella Prima guerra [...] mondiale, dopo un soggiorno in Siberia e nel Turkestan si stabilì a Gerusalemme dove ebbe modo di approfondire i problemi storici e politici del Vicino Oriente (A history of nationalism in the East, 1929; ...
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Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] senso letterale dei testi. Il figlio Mōsheh, vissuto pure a Narbona (m. ivi 1190 circa), redasse anch'egli una grammatica ebraica (Mahalăk shĕbīlē ha-da῾at "Il cammino delle vie della conoscenza"), che, nell'originale e nella traduzione latina di S ...
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Famiglia ebraica di origine sefardita, a Roma nel sec. 16º, quindi a Monte San Savino e a Livorno. Alfredo Sabato (Livorno 1880 - ivi 1963) è stato direttore del collegio rabbinico, rabbino capo di Livorno [...] Perfidi giudei fratelli maggiori (1987) racconta il suo impegno pubblico nella vita ebraica italiana dalla persecuzione nazifascista agli sviluppi del dialogo cristiano-ebraico. Ha scritto inoltre: Essere ebreo (con A. Elkann, 1994); Il Messia e ...
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Storico statunitense di origine tedesca (Berlino 1918 - Madison 1999). Nel 1937 si trasferì in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni razziali (la famiglia, ebraica, era proprietaria di una casa [...] negli Stati Uniti, di cui assunse la cittadinanza nel 1945. Insegnò nelle università dello Iowa, del Wisconsin e nell'univ. ebraica di Gerusalemme. Studiò la storia del 16º sec. (Europe in the sixteenth century, in collab. con H. G. Koeningsberger ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] di chiese dedicate al nome di G., e in genere officiate, almeno in origine, da gesuiti, cioè dalla Compagnia di G.: per es., la chiesa del cercò di dare a G. i segni della gente ebraica, da lui studiati sugli israeliti di Amsterdam. All'opposto ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...