Scrittore tedesco (Breslavia 1820 - Berlino 1872), d'origineebraica. Si dedicò al commercio; prima d'impiegarsi in una ditta berlinese fu per breve tempo a Parigi, ove entrò in contatto con Heine, Herwegh [...] e Marx. Divenne ben presto assai noto a Berlino e in altre città della Germania del Nord per le sue farse e commedie, scritte quasi sempre su spunti offerti dalla cronaca e dalla vita politica. Fra i molti ...
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Poeta spagnolo di origineebraica (n. forse Carrión de los Condes, Palencia), vissuto nel sec. 14º. Con il suo libro di proverbios morales, composto da 686 strofette di 4 versi eptasillabi (indirizzato [...] don Pedro), introdusse nella poesia spagnola il genere delle sentenze. Gli sono attribuite anche altre opere, tra cui Revelación de un ermitaño (imitazione del poemetto anonimo del sec. 13º Disputación del alma y del cuerpo) e varie opere in ebraico. ...
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Scrittore austriaco (Chrastava, Boemia, 1810 - Vienna 1894) d'origineebraica. Carattere eclettico, sorretto da fervida fantasia. Fondò e diresse dal 1842 al 1848 il settimanale Sonntagsblätter. Alla rivoluzione [...] del 1848 diede un canto, Die Universität, che divenne popolarissimo e fu musicato da 19 compositori. Fra le molteplici, diverse opere: Don Juan de Austria (1846), Ein Magyarenkönig (1850), Der Primator ...
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Uomo politico sovietico (1891-1938); di origineebraica, il suo vero nome era Herschel Jehuda. Aderì alla frazione bolscevica nel 1907, e (1920) divenne uno dei dirigenti della Čeka (poi GPU), o polizia [...] politica segreta, di cui fu poi a capo. Quando la GPU fu trasformata (1934) in Commissariato del popolo per gli interni (NKVD), J. ne fu messo a capo. Caduto in disgrazia (1936), ebbe il commissariato ...
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Esegeta biblico (Siena 1520 - Genova 1569); di origineebraica, si fece cristiano ed entrò tra i francescani. Accusato di eresia, fu condannato al rogo, ma ritrattò e fu graziato; passò quindi tra i domenicani [...] Pio V impiegato in commissioni dell'Inquisizione (attivo a Cremona, riuscì a salvare molti manoscritti e libri ebraici). Scrisse la Bibliotheca sancta ... ex praecipuis catholicae Ecclesiae auctoribus collecta (1566), che costituisce una delle prime ...
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Nome assunto dal violoncellista italiano di origineebraica Giacomo (o Giacobbe) Basevi (n. 1682 circa - m. Londra 1783) dopo il suo arrivo in Inghilterra (1728 o 1738-39), dove, a Londra, svolse attività [...] di violoncellista, direttore d'orchestra, insegnante e compositore di musica da camera. Anche il figlio James, detto Cervetto il Giovane (Londra 1747 - ivi 1837), fu valente violoncellista e compositore ...
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Orientalista di origineebraica (Vilna 1819 - Pietroburgo 1911), prof. nell'univ. di Pietroburgo. La sua opera maggiore è Die Ssabier und der Ssabismus (1855-1856, 2 voll.), in cui è studiato un importante [...] gruppo religioso-culturale dell'Oriente musulmano ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origineebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] con la freddezza dello scienziato.
Nato nel Bronx da una famiglia borghese modesta ‒ il padre era un medico di origine romeno-polacca ‒ frequentò le scuole a New York, diplomandosi alla Hight School nel 1945; appassionato di fotografia fin dall ...
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Hoffman, Dustin
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, di origineebraica, nato a Los Angeles l'8 agosto 1937. Sin dagli esordi, seppe imporre un modello antidivistico: si affermò infatti [...] proponendo non più l'immagine di un attore alto e prestante, bensì quella di un interprete non attraente, piuttosto basso, in grado però di imprimere al suo personaggio un'energia inu-sitata e uno spirito ...
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Munk, Andrzej
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico polacco, di origineebraica, nato a Cracovia il 16 ottobre 1921 e morto a Lowicz il 20 settembre 1961. Tra gli iniziatori della cosiddetta scuola [...] polacca degli anni Cinquanta (v. Polonia), dopo il disgelo chruščëviano superò il realismo d'imposizione (a partire da Człowiek na torze, 1956, Un uomo sui binari), mostrando maestria di linguaggio nel ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...