Scrittore statunitense (Tysmenitsa, Galizia, 1906 - Albuquerque 1995). Emigrato con i genitori di origineebraica all'età di due anni, crebbe nel ghetto del Lower East Side di New York, prima di spostarsi [...] a Brooklyn e di frequentare il City College. Approdato al marxismo e alla letteratura nei primi anni della depressione, nel 1934 pubblicò il suo unico romanzo, Call it sleep (trad. it. 1964), riapparso ...
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Scrittore statunitense (Newark, New Jersey, 1933 - New York 2018) di origineebraica. Enfant terrible della narrativa ebraico-americana, R. ha mantenuto un suo ruolo di coscienza critica nell'ambito di [...] 2006).
Vita e opere
Cresciuto in una famiglia ebraica della piccola borghesia, fu studente brillante; conseguita che gli alienò per lungo tempo le simpatie della comunità d'origine. Dopo aver allargato la sua corrosiva satira ad altri aspetti della ...
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Scrittore e poeta francese (Il Cairo 1912 - Parigi 1991). Di origineebraica, ma influenzato dalla cultura araba, visse a lungo al Cairo, dove studiò nelle scuole francesi. Militò nelle file dell'antifascismo [...] italiano all'estero. L'esilio a Parigi, nel 1957, fu all'origine di una svolta nella sua produzione: alla poetica del frammento di ispirazione surrealista si sovrappose il flusso di una parola che incessantemente s'interroga, ponendo al centro della ...
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Scrittore e disegnatore nederlandese (Gouda 1915 - Fort Worth 2014). Di origineebraica, dopo gli studî di biologia esordì come poeta e autore di fumetti. Rifugiatosi (1940) in Indonesia (De adem an Mars [...] "L'alito di Marte", 1941), fu prigioniero di guerra dei giapponesi (1942-45); si trasferì quindi negli USA, dove si dedicò all'attività di biologo. L'attenzione per gli aspetti più insignificanti della ...
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Scrittrice statunitense (New York 1922 - Thetford Hill, Vermont, 2007). Di origineebraica, proveniente da una famiglia emigrata dalla Russia, dopo aver studiato poesia con W. H. Auden, si avvicinò al [...] genere del racconto, di cui divenne magistrale interprete nelle tre raccolte The little disturbances of man (1959; trad. it. 1986); Enormous changes at the last minute (1974; trad. it. 1982); Later the ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] Debenedetti, con una presentazione di E. Montale, nel volume postumo Ilromanzo del Novecento (Milano 1971).
Il volume riguarda le origini - dal 1920 quando appare Tre croci di Tozzi - e gli sviluppi del romanzo contemporaneo in Italia nella trama di ...
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Bassani, Giorgio
Raffaele Manica
Narratore, poeta e saggista, nato a Bologna il 4 marzo 1916 e morto a Roma il 13 aprile 2000. L'origineebraica di B. e l'amata Ferrara, città di famiglia, furono sempre [...] presenti nell'impianto delle sue narrazioni, e così la comunità dell'alta borghesia ebraica venne da lui rappresentata nell'ambito della realtà socialmente varia della stessa Ferrara. La sua prosa di impostazione classica, 'marmorea', come la critica ...
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MAN, Herman de
Gerda VAN WOUDENBERG
Pseudonimo dello scrittore olandese Salomon Herman Hamburger, nato a Woerden l'11 luglio 1898, morto a Schiphol il 14 novembre 1946. Di origineebraica, si convertì [...] nel 1927 al cattolicesimo.
Descrive la popolazione contadina calvinista della regione di Schoonhoven e Oudewater nell'Olanda meridionale: Rijshout en rozen ("Frasche secche e rose", 1924) e Het wassende ...
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ORTEN, Jiři (pseudonimo di Jiri Ohrenstein)
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta boemo, nato a Kutná Hora il 30 agosto 1919 e morto a Praga il 1° settembre 1941, travolto da un'autoambulanza tedesca. Di origine [...] ebraica, durante l'occupazione dovette pubblicare i suoi versi sotto vari pseudonimi (Karel Jílek, Jiří Jakub). In pochi anni seppe porsi all'avanguardia del mondo letterario cèco ed è oggi considerato uno dei maestri della giovane generazione ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] giudice cittadino e la propaganda papale contro l'imperatore si sarebbe senz'altro compiaciuta di rinfacciare a P. un'origineebraica se la notizia fosse stata fondata. Anche le notizie sulla formazione di P. sono scarse. L'arcivescovo Giacomo (1227 ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...