FIOGHI, Fabiano
Simona Foà
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Monte San Savino (Arezzo) da Vincenzo, di famiglia ebraica.
Non si sa se il cognome Fioghi, attestato dalla Cronichetta del Monte San [...] verità del cristianesimo e di allontanarlo nello stesso tempo dalla fede di origine, erano dedicate alla confutazione di alcune fra le più caratteristiche pratiche ebraiche, quali l'osservanza del sabato e la circoncisione, ed all'esposizione dei ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] monsignor D. A. Passionei, dopo aver iniziato lo studio dell'ebraico, trovò la sua grammatica tanto chiara che ne propose al papa della stampa o forse per essere egli un laico di origine ebrea, essa non venne mai pubblicata.
Soltanto un'anticipazione ...
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Misticismo
Piero Coda
L’incontro diretto e personale con il Divino
Il misticismo è l’espressione più profonda del sentimento religioso. Indica, infatti, il desiderio dell’uomo di giungere già in questa [...] filosofiche
Religioni naturali e religioni orientali
Il Divino è in origine espresso con vari simboli: il Sole, che illumina di un uomo e di una donna. La corrente del misticismo ebraico che si svilupperà successivamente (a partire dal 13° secolo d. ...
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Talmud
Parola ebraica significante «studio» con la quale vengono indicate due opere analoghe, aventi per oggetto lo studio della mishnah. Più importante è il T. detto babilonese; alquanto più ridotto [...] è il T. detto palestinese o gerosolimitano. Entrambi contengono le norme, specialmente giuridiche, che regolano la vita delle comunità ebraiche. All’origine del T. sta l’insegnamento orale degli amoraim, babilonesi e palestinesi, che dal sec. 3° al 5 ...
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sadducei
Gruppo ebraico, sorto al tempo dei Maccabei (2° sec. a.C.). Il nome, «figli di Sadoc», rivela l’origine del movimento, costituito dalla classe sacerdotale dei sadociti, che si opponeva a quello [...] , riconoscendo il valore soltanto della legge scritta e respingendo perciò la tradizione orale. Anche nella liturgia dei s. si notano altre differenze rispetto a quella farisaica. I s. cessarono di esistere dopo la rivolta ebraica del 70 d.C. ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...