Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] a E, tra il Nilo e il Mar Rosso, e vari gruppi di origine europea o vicino-orientale (Greci, Armeni ecc.) insediati nelle maggiori città; altre loro genere di vita. La consistente minoranza ebraica è persistita fino al primo conflitto arabo-israeliano ...
Leggi Tutto
Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] di chiese dedicate al nome di G., e in genere officiate, almeno in origine, da gesuiti, cioè dalla Compagnia di G.: per es., la chiesa del cercò di dare a G. i segni della gente ebraica, da lui studiati sugli israeliti di Amsterdam. All'opposto ...
Leggi Tutto
Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] un modello per la descrizione dei fenomeni all’origine della degradazione, quali sfocatura, movimento relativo tra imperiale vi siano testimonianze in contrario (per es. le catacombe ebraiche di Roma).
Nel cristianesimo, invece, la storia del culto ...
Leggi Tutto
Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] contenuti religiosi. Talora, tuttavia, come nella tradizione orale ebraica, vi è un’opposizione all’uso della s. Spesso appaiono movimenti religiosi che si richiamano a s. di pretesa origine divina (per es., l’ermetismo a scritti di Ermete Trismegisto ...
Leggi Tutto
Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] mesopotamica, i luoghi di culto montano della terra d’origine dei Sumeri.
Diverso architettonicamente dal t. babilonese, il t. egiziano è ugualmente casa sontuosa della divinità.
La civiltà ebraica
Al più antico ebraismo era ignoto il concetto del ...
Leggi Tutto
Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] grandi religioni monoteistiche, patriarca della Bibbia. Ivri è un appellativo di origine incerta, ma che probabilmente va ricondotto al significato della parola ever, che in ebraico indica "altra parte", "sponda opposta" (del Giordano o dell'Eufrate ...
Leggi Tutto
Diritto
C. internazionale La società degli Stati e degli altri enti le cui relazioni reciproche sono rette dal diritto internazionale. Tralasciando i rapporti tra enti sovrani, esistenti fin dall’antichità, [...] moderni Stati nazionali. La dottrina prevalente ne fa risalire l’origine alla pace di Vestfalia (1648), che pose fine alla sede locale, contribuisce (secondo la legge e la tradizione ebraica) all’assistenza degli appartenenti alle c. stesse. Sulla ...
Leggi Tutto
Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] il Vecchio Testamento: mentre quest'ultimo ci racconta dalle origini del mondo una serie di vicende crudeli e talvolta . non era nato da donna, non era posto sotto la legge ebraica, né aveva mai avuto corpo materiale, ma un corpo apparente, come ...
Leggi Tutto
Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] (586 a.C.), è legata soprattutto alla fine di un’entità politica ebraica in Palestina con la duplice distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani nel che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a ...
Leggi Tutto
(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] primo è che il fenomeno pentecostale s'è configurato fin dalle origini come religione dei poveri e lo è tuttora in larga misura soltanto molto vaga del fatto che la loro radice è ebraica. La potranno riscoprire e valorizzare appieno nel dialogo con l ...
Leggi Tutto
alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...