Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-Tel Aviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] una rete di sostegno e di formazione di guerriglieri ebraici in Polonia, addestrandoli per la conquista della Palestina; con l’intento di rimuovere i vincoli posti all’immigrazione ebraica e di conquistare militarmente la Palestina. Dopo una serie ...
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Sharett, Moshe
(propr. M. Shertok) Politico israeliano (Kherson 1894-Tel Aviv 1965). Di origine ucraina, trasferitosi in giovane età in Palestina, fu tra le personalità preminenti del movimento sionista; [...] capo del dipartimento politico della Agenzia ebraica a Gerusalemme dal 1933 al 1948, ebbe un ruolo di primo piano nella fondazione di Israele. Esponente del partito Mapai, S. fu il primo ministro degli Esteri israeliano e ricoprì poi più volte questo ...
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radaniti
Appellativo indicante la comunità mercantile ebraica che, fra il 5° e il 10° sec., dominò il commercio, soprattutto di schiavi, spezie e pellicce, fra l’Europa occidentale e l’Asia, fino alla [...] Cina. Restano ipotetiche l’origine del nome e l’identità dei r., descritti da Ibn Khurdadhbih; essi scomparvero con la distruzione delle vie commerciali cinesi, alla caduta della dinastia Tang, e con l’avvento delle repubbliche marinare nel ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...