FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] dati i tempi, il ruolo positivo della presenza ebraica e fornisce a questa una cornice di garanzia VI.---Milano 1960, pp. 289, 300 ss.; G. Russo, La città di Napoli dalle origini..., Napoli 1960, ad vocem; G. Solimene, F. d'A. e Isabella Del Balzo, ...
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F., così chiamato dal nonno paterno Fernando I d'Aragona, era l'unico figlio maschio, illegittimo, di Alfonso V d'Aragona. Essendo F. nato a Valencia, si era supposto che la madre, Gueraldona Carlino, [...] affiancarono al re; si dimostrarono fedeli anche quelle di origine spagnola, trapiantate da poco nel Regno.
La bilancia Catanzaro grazie alla produzione della seta promossa dalla sua comunità ebraica, tessuti ad Amalfi, vetri a Salerno, seta a Cava ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] con queste norme veniva vietato agli appartenenti alla razza ebraica di iscriversi e di insegnare nelle scuole italiane ( La Carta della scuola, Milano 1941, pp. XIV e XVII), ebbe origine dalla relazione al Gran Consiglio del 19 genn. 1939 e dall'o ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] loro, di tanto in tanto, si aggiungeva Lelio Lagorio, di origine fiorentina e primo presidente della Regione Toscana dal 1970 al 1978. assassinio del cittadino americano disabile di religione ebraica Leon Klinghoffer, ucciso e gettato fuori bordo ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] La difficoltà di dedicarsi a un lavoro stabile fu all'origine del suo ritorno in Oriente, con centro a Costantinopoli quindi a criticare i Romeni per la soluzione data alla questione ebraica (La vérité sur la question israélite en Roumanie, Paris 1879 ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] , inglese e tedesco, oltre a latino, greco ed ebraico. Tale padronanza linguistica gli permise di venire a contatto -1849), di estrazione borghese, figlia di un avvocato, di origine friulana. Dal matrimonio nacquero due figli, nella cui educazione si ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] anche capace di suscitargli un'autentica ammirazione per la tradizione ebraica e per i testi biblici (l'Ecclesiaste è il più Dal richiamo alla fratellanza degli Italiani sulla base di una comune origine storica e culturale (anche per il M., come per ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] stabiliva formalmente la sua sovranità sulla casa di Corsinge che aveva dato origine alla contesa, qualcosa come 10.500.000 lire, senza conseguire Furono concesse inoltre solide garanzie alla comunità ebraica residente a Nizza per richiamarvi altri ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] Enzo si sarebbe recato in Palestina; il C., seguendone per un certo periodo l'orientamento, si dette anche a studiare l'ebraico. Cercava però una strada sua, e negli anni di liceo, al "Manzoni" di Milano, credette di trovare un "filo conduttore", "un ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] battesimo (Registrum, VI, n. 10), riferimento che potrebbe essere all'origine della leggenda dell'ispirazione avuta da G. I alla vista degli schiavi proprio nella sua differenziazione dall'identità ebraica.
Un rinnovato interesse si manifesta negli ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...