Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] sempre un organo copulatore erettile. A eccezione delle poche specie ovipare, in cui gli ovidotti restano separati e sboccano con miocenico (eccettuato il mastodonte), per invasione di forme di origine asiatica o africana. In Asia, nel Pliocene, si ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] g. sanguinosa vera e propria.
La pressione demografica è all’origine di molti conflitti e un’economia fiorente è la condizione per vettori di agenti patogeni; parassiti che colpiscano specie animali domestiche o colture agricole. La diffusione degli ...
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Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] vita parassitaria, alle acque termali o sovrassalate, e via dicendo: in realtà ogni specie rappresenta un insieme di a. più o meno perfetti e complicati.
Il problema dell’origine degli a. è uno dei più importanti della biologia. L’obsoleta concezione ...
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Aggregato di minerali che, in masse più o meno elevate, entrano a far parte della crosta terrestre. Le r. sono per lo più eterogenee o composte, in quanto formate da diverse specie mineralogiche, benché [...] : r. magmatiche, r. sedimentarie, r. metamorfiche.
R. magmatiche
Origine. Le r. magmatiche (o ignee o eruttive) si generano per una cristallizzazione più o meno contemporanea delle diverse specie mineralogiche, le quali non presentano così un ...
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Ramo delle scienze biologiche che ha per oggetto lo studio dei microrganismi, esseri viventi con dimensioni inferiori al millimetro, la cui osservazione richiede l’uso del microscopio ottico. I microrganismi [...] sia per l’aumentata conoscenza della grande varietà delle specie microbiche e della scoperta di nuovi mezzi tecnici a conoscere gli agenti eziologici di numerosissime malattie infettive di origine virale; è stato dimostrato che un notevole numero di ...
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Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] Bernardo. Il g. coloniale, g. sperimentale di piante d’origine esotica, creato al fine di studiare la flora non indigena.
Istruzione propri simili. Solo se un individuo appartiene a una specie minacciata e le sue condizioni lo permettono, si tenta ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] nella società industriale.
Nell’ambito delle teorie di origine funzionalista e di diffusione specialmente americana, le c competizione meritocratica (T. Parsons). Nella società contemporanea, specie in quella a capitalismo avanzato, il concetto di c ...
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Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] p. ha progredito con estrema rapidità; il numero delle specie descritte è in continua crescita.
Linee di ricerca
La composti organici complessi, il tempo disponibile per dare origine casualmente alla vita non poteva più essere ritenuto sufficiente ...
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Sostanze che, per il loro contenuto in elementi nutritivi oppure per le peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuiscono al miglioramento della fertilità del terreno agrario oppure [...] al nutrimento delle specie vegetali coltivate o, comunque, a un loro migliore sviluppo.
Generalità
La capacità di un terreno rame, molibdeno, cobalto e ferro.
Classificazione in base all’origine Si hanno f. animali, vegetali e minerali (o chimici). ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] , una celebre scuola filosofica - che è considerata fonte e origine della cosiddetta «filosofia italica» - nelle forme di una comunità anime da un corpo a un altro - anche di diversa specie - dopo la dissoluzione. Si tratta di una delle dottrine di ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...