sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] ninfomania, nella satiriasi, nell’apatia). Le perversioni sessuali sono state dapprima ritenute di origine costituzionale e considerate una specie di anomalia preformata e immutabile dell’individuo; successivamente si è data importanza predominante a ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] isola e una stanza da pranzo racchiudono i personaggi in una specie di luogo magico dove il gesto casuale, l'allusione diventano l (1997), film pervaso dalla nostalgia per la terra d'origine e in cui un malinconico Marcello Mastroianni diventa il ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] di Genova il fratello primogenito di questo, Guglielmo, diede invece origine ai P. di Lombardia, signori del cosiddetto Stato dei 1576, i P. cercarono di compiere opera conciliatrice, specie con Giambattista (m. 1609). Tobia, ambasciatore in ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] Fu ammirato dai contemporanei per il suo entusiasmo per l'antichità classica, specie romana, e per l'immensa erudizione. A Roma fu l'animatore proprie della corsiva umanistica ed elementi eruditi di tipo grecizzante, arcaico e di origine epigrafica. ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Cossa che lasciarono certo su di lui durature impressioni, specie in ragione della saldezza plastica e quasi minerale dei piedi nudi); reca nel manto le Parti del Giorno, all’origine del Tempo. Nel comandare l’esistenza dei Luminari, Egli esprime ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] pelagianizzante della bontà dell'uomo anche dopo il peccato d'origine, e dunque della sua libertà nel cooperare con la grazia consolò sempre L. nelle tentazioni spirituali, acute in specie negli anni cruciali della Riforma, circa la sua salvezza ...
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Antropologia
Zona più o meno vasta in cui venivano segregati gruppi autoctoni, abitanti territori colonizzati dai Bianchi. Famose, da questo punto di vista, le r. in cui fu costretta la quasi totalità [...] lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora o della fauna, un particolare elemento del patrimonio, ma è una differenza di valori. A seconda dell’origine si hanno r. di utili e r. di capitale. Le r. di ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] (che ne curò la pubblicazione nel 1772) sul tema dell'origine naturale o meno del linguaggio. H. vi propone una innovatrice anche le 6 raccolte di Zerstreute Blätter (1785-97), specie di zibaldone dai contenuti assai diseguali, e le poche annate ...
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Fondatore del buddismo; di lui ci sono noti con grande approssimazione parecchi dati cronologici e biografici, sebbene la tradizione vi abbia innestato molti elementi fantastici ed edificanti, creando [...] la formulazione delle fondamentali verità: esistenza del dolore, origine del dolore, estinzione del dolore, via che conduce all simbolici, quali l'uṣṇīṣa e l'urṇā. La prima è una specie di sporgenza al sommo del cranio che gli artisti del Gandhāra ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] fino alla presenza di Giove, il quale fa una requisitoria contro i filosofi. Spunti di satira sociale si trovano nel Timone, specie di commedia aristofanesca in prosa. Infine i Dialoghi (ma anche qualcuna delle altre opere è in forma di dialogo, come ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...