In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente originale.
Monogenismo geografico Ipotesi secondo la quale tutte le specie animali e vegetali e le razze umane hanno avuto ...
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Classe di Mesozoi comprendente forme parassite di invertebrati (Ofiuroidi, Nemertini, Anellidi). Lo stadio asessuale è un plasmodio ameboide parassita delle cavità interne e dei tessuti dell’ospite, che [...] per un processo di frammentazione dà origine a individui sessuali, maschi e femmine, o talora ermafroditi. Sono individui ciliati la larva infusoriforme, partorita dalla femmina come embrione ciliato, che infetta un nuovo ospite della stessa specie. ...
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In embriologia, l’attivazione e la fecondazione di un frammento anucleato di uovo con spermi della stessa specie o di specie diversa: rappresenta una condizione di passaggio tra fecondazione e partenogenesi, [...] in quanto la parte di uovo si sviluppa con nucleo in condizioni aploidi e di origine soltanto paterna.
Casi di m., oltre che negli animali (Echinodermi, Molluschi, Nemertini, Vertebrati), sono stati anche descritti nel regno vegetale (alghe).
La m. è ...
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Proteina coniugata di origine vegetale o batterica contenente come gruppo funzionale uno o più centri ferro-zolfo (Fe2S2). A seconda dell’origine vegetale o batterica il suo peso molecolare varia da 10.500 [...] che sviluppano ossigeno. La f. batterica è stata trovata in tutti i batteri fotosintetici e in numerose specie di batteri anaerobi non fotosintetici. È una proteina trasportatrice di elettroni, fortemente elettronegativa, che interviene in vari ...
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pigmentazióne In biologia, la distribuzione dei pigmenti negli animali o nei vegetali, spesso disposti a formare particolari disegni: p. intensa, p. diffusa, p. maculata. P. cutanea, nella specie umana, [...] nel singolo individuo, in rapporto alla regione corporea, all'esposizione alla luce solare, e, nella donna, all'eventuale stato di gravidanza. In patologia, fenomeno degenerativo della cellula per accumulo di pigmenti di origine endogena o esogena. ...
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Genere di batteri gram-negativi di forma bastoncellare del phylum Proteobacteria.
La specie B. bacilliformis è responsabile della bartonellosi (o malattia di Carrión) che si manifesta come affezione febbrile [...] (febbre di Oroya), o come dermatosi nodulare (verruga peruviana). La dimostrazione dell’origine unica di entrambe le malattie fu data da D. Carrión. ...
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talassoide astronomia Ciascuna delle vaste depressioni osservate sulla faccia nascosta della Luna, meno ampie e levigate dei cosiddetti mari. biologia Si dice delle specie d’origine marina immigrate nell’acqua [...] dolce in epoca relativamente recente e che conservano ancora il segno della loro origine oceanica. ...
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In biologia, la serie successiva di stadi e di cambiamenti che l’uovo (o l’ovocellula, nelle piante) e poi l’embrione attraversano in una sequenza ordinata nel tempo, per dare origine all’individuo di [...] quella determinata specie. ...
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superfecondazione Fecondazione, per opera di spermatozoi diversi, di due o più ovuli maturati nel medesimo periodo di ovulazione. Rara nella specie umana, la s. dà origine a gemelli non omozigoti. ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] la placenta, sono stati separati e ricombinati, addirittura utilizzando embrioni di differenti specie, e hanno consentito la nascita di feti alimentati da placenta di differente origine genetica. Un'ulteriore linea di ricerca è quella che riguarda la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...