evoluzione reticolata
Alessandro Minelli
La struttura ramificata dell’albero si presta bene a rappresentare i rapporti di parentela tra le diverse specie, nella misura in cui essi corrispondono al modello [...] l’endosimbiosi la causa dei fenomeni più notevoli di evoluzione reticolata, in particolare di quelli che hanno dato origine al mitocondrio della cellula eucariote e al cloroplasto della cellula vegetale. Il mitocondrio deriva da un α-proteobatterio ...
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micobatterio
Franco Rollo
Genere di batteri appartenenti al phylum Actinobacteria. Si tratta di bacilli aerobici, immobili, caratterizzati da una parete cellulare spessa e complessa, composta da lipidi, [...] Di particolare interesse per la storia della medicina risultano le specie Mycobacterium tuberculosis (bacillo di Koch) e M. leprae ( da M. tuberculosis. Si ritiene comunemente che l’origine della tubercolosi, e più in generale delle micobatteriosi, ...
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duplicazione genica
Alessandro Minelli
Comparsa di due copie di uno stesso gene all’interno di un corredo cromosomico funzionalmente aploide. La duplicazione genica può ripetersi più volte, dando origine [...] copie può conservare il significato funzionale che aveva in origine, mentre l’altra si evolve in un gene diverso varianti, per es., è espressa solo durante la vita intrauterina. Una specie X che abbia subito una duplicazione genica (per es., nel gene ...
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protocellula
Termine che indica la prima struttura vivente dotata di acidi nucleici e proteine, circondata da una membrana di lipidi, isolata selettivamente dall’esterno e capace di autoreplicarsi. Per [...] proprietà catalitiche dell’RNA ha dimostrato che una singola specie chimica può funzionare sia come genoma sia come catalizzatore e la sintesi delle proteine su stampo avessero avuto origine nello stesso momento. La dimostrazione che l’RNA poteva ...
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gerarchia linneana
Mauro Capocci
Metodo di classificazione introdotto a partire dal 1735 da Carl von Linné (italianizzato in Linneo). Prevede che sulla base di alcuni caratteri guida (Linneo scelse [...] tassonomiche create da Linneo erano in origine cinque: specie, genere, ordine, classe, regno. Per indicare in modo univoco la specie, inoltre, Linneo introdusse la cosiddetta nomenclatura binomiale. Ogni specie è identificata da due termini: il ...
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distomatosi alimentare
Malattia parassitaria di vari animali e dell’uomo, dovuta a vermi Trematodi Digenei (o distomi), localizzata generalmente nel fegato e, soltanto nell’uomo, nei polmoni. È detta [...] Digenei e dei Monogenei, con rispettivamente, ca. 7000 e 2000 specie, sono le più importanti. I Monogenei, per la maggior acquatico), dove si trasforma in sporocisti, da cui traggono origine altre sporocisti oppure le redie, larve provviste di un ...
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divergenza interspecifica
Mauro Capocci
Processo evolutivo che tende a rendere due specie sempre più diverse rispetto a un determinato tratto. Il carattere che va incontro a divergenza evolutiva tra [...] può essere morfologico o molecolare, e ha origine da un antenato comune. A livello molecolare, solitamente si studia la divergenza tra le specie sulla base di sequenze nucleotidiche simili ma non identiche. È infatti estremamente improbabile che ...
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aberrazione cromosomica
Armando Felsani
Anomalia nel numero e nella struttura dei cromosomi che in genere deriva da errori che si verificano nel corso della divisione cellulare successiva alla mitosi [...] coppia (monosomia) o nelle presenza di un cromosoma addizionale (trisomia). Esempi di anomalie di origine meiotica negli individui della specie umana sono rappresentati dalla sindrome di Down, caratterizzata dalla trisomia del cromosoma 21, e dalla ...
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mimivirus
Mauro Capocci
Genere di virus, di recente scoperta, che ha posto interessanti quesiti sulla definizione e sull’origine della vita biologica. L’unica specie nota è stata rinvenuta nel 1992 [...] numero di geni intorno al migliaio, di cui solo il 10% non codificanti: ciò lo rende più grande anche di alcune specie di batteri, cui è stato assimilato, quando nel 2003 è stato identificato come virus. Esso potrebbe in realtà essere dotato di una ...
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nicchia ecologica
Saverio Forestiero
Ruolo che una specie svolge nella comunità ecologica di appartenenza. Il termine nicchia (niche) venne introdotto la prima volta nel 1910 dall’americano Roswell [...] alla componente biocenotica (l’insieme delle relazioni con le altre specie, per es., il ruolo nella rete trofica) è esplicita a più riprese da George E. Hutchinson, un ecologo di origine britannica ma radicato a Yale, si precisa finalmente l’idea che ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...