GINECOLOGIA
Attilio Gastaldi - Gian Franco Minini - Amilcare Viani
Umberto Omodei - Alessandra Roggia
(XVII, p. 122; App. II, I, p. 1055; III, I, p. 759)
Notevoli sono stati i progressi della g. negli [...] della cellula uovo). Come già detto, gli ormoni ovarici, specie gli estrogeni, modulano, a loro volta, l'attività endocrina il seme in vagina.
L'infertilità immunologica (5÷10%) origina come già detto dal contatto tra gameti maschili e vie genitali ...
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SESSUOLOGIA
Corrado Pontalti
(XXXI, p. 494)
Allo stato attuale nell'ambito della s. si devono comprendere tutte le conoscenze relative alla dinamica tra i sessi: identità di genere, determinanti culturali, [...] è definito dualismo (Geertz 1987). Tutti i miti di origine presso ogni cultura etnica pongono tale dualismo all'inizio del tutto , per la comunità e in ultima istanza per la specie stessa? Non è casuale che sia venuta costituendosi una nuova ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] un ritmo o ciclo. Questo ritmo varia da specie a specie animale e, per la stessa specie, secondo l'età e, in misura minore, della v.; l'inizio del s., pertanto, avrebbe un'origine di tipo passivo, definibile cioè come un'assenza di veglia. ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] della scimmia. Poiché l'uomo e gli altri Primati sono specie sociali, è facile cogliere il potenziale vantaggio evolutivo di un propongono alcuni studiosi, che la comunicazione umana ha avuto origine dai gesti e dalle espressioni del volto, allora i ...
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OLIGOFRENIA
Alberto GIORDANO
Il termine oligofrenia (dal greco ὀλίγος "poco" e ϕρήν ϕρενός, "mente"), o deficienza mentale, è usato per indicare uno sviluppo mentale inferiore alla norma, presente alla [...] (anche se Linneo ne fece la base della sua sotto-specie" homo ferus") e non vi è alcuna dimostrazione scientifica che Questi ultimi due esempî tuttavia, al di là della discussa origine del loro deficit mentale, hanno assunto un notevole valore sul ...
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TOSSINE
Nicola Orsi
(XXXIV, p. 112; App. II, II, p. 1009)
Con il nome di t. vengono indicate in medicina e in biologia numerosissime sostanze prodotte da organismi viventi, capaci di svolgere, secondo [...] secca).
Il gruppo di t. più importante, per le molte specie interessate e per i differenti meccanismi d'azione coinvolti, è certamente quello delle t. di origine batterica. Quelle attualmente conosciute sono molto numerose, poiché in aggiunta a ...
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TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410; App. II, 11, p. 1025)
Gabriele AMALFITANO
Il progresso delle scienze e l'evoluzione dei popoli ha portato in quest'ultimo decennio a notevoli e sostanziali realizzazioni [...] giungla è molto più estesa di quanto non sembrasse in origine e che ad essa è da imputare la vera importanza 'hétrazan, di mirabile efficacia nella cura di alcune filariosi ed in specie in quella da loa-loa, finora ribelle ad ogni terapia medica ...
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STAFILOCOCCO (XXXII, p. 448; App. II, 11, p. 886)
Vittorio ORTALI
Enzo CASTAGNETTA
Recentemente alcuni autori (C. Shaw, J. M. Stitt, S. T. Cowan) hanno proposto di rivedere la sistematica dei generi [...] . saprophyticus non produce coagulasi e produce acetoina. Si conoscono altre specie non patogene, tra le quali lo Staph. lactis, che non gravità.
Infezioni a tipo setticemico. - Hanno generalmente origine da un focolaio cutaneo, talora da un'infezione ...
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Tecniche chirurgiche
Fabrizio Consorti
Le innovazioni nella chirurgia di inizio millennio
Il continuo e rapido sviluppo tecnologico iniziato negli anni Cinquanta del 20° sec. ha consentito alla chirurgia [...] minute possono sfuggire all'osservazione diretta intraoperatoria, specie se l'intervento è eseguito con tecnica epidermide) su una matrice tridimensionale di un polimero di origine biologica. Dopo un periodo opportuno di crescita si ottengono ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765; App. II, 11, p. 472)
Leopoldo FIORI-RATTI
Lo sviluppo dell'o. negli ultimi anni ha da un lato portato ad una più precisa individuazione e caratterizzazione per la peculiarità [...] nell'ambito oncologico.
Lo sviluppo della virologia ha consentito di individuare negli ultimi anni un'origine virale di numerose affezioni, specie delle prime vie aeree. Nelle epidemie influenzali degli ultimi anni sono stati individuati i ceppi ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...