Rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più [...] Natività e dell'Adorazione dei Magi.
Origini ed evoluzione
Il presepe ha origine dalle sacre rappresentazioni che si tenevano gusto realistico, raggiungendo nel sec. 18° il massimo sviluppo specie in alcuni centri, come Napoli o Genova. All'episodio ...
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Medicina
In ostetricia, p. della parte inferiore del corpo fetale (podice) verso il collo dell’utero, cioè verso l’esterno. La p. più frequente del feto al momento del parto è quella verticale, con l’asse [...] avvenne l’incontro con Simeone e con la profetessa Anna. Di origine orientale, la festa fu introdotta nella liturgia romana nel 7° sec a placare l’aggressività di un individuo della stessa specie (come nel caso dei lupi nei confronti di individui ...
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Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] Più tardi, nella persecuzione dioclezianea, si ebbero, specie in Africa, i traditores, che avevano consegnato cessata la persecuzione, la riammissione dei l. nella Chiesa diede origine a gravi controversie: s. Cipriano esortò i confessori a essere ...
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In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente originale.
Monogenismo geografico Ipotesi secondo la quale tutte le specie animali e vegetali e le razze umane hanno avuto ...
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(arabo sharīf) Nel mondo musulmano, in senso tecnico il discendente da Maometto attraverso sua figlia Fāṭima e il marito di lei ‛Alī. Gli s. si dividono in hasanidi e husainidi, a seconda che si vogliano [...] Ḥaḍramaut, e degli s. sciiti. Gli s., oggetto di molta venerazione, formano una specie di aristocrazia religiosa. Molte dinastie nella storia musulmana sono di vera o asserita origine sceriffale: tali gli s. della Mecca, i Fatimidi d’Egitto e le due ...
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Benedettino (n. 1028 circa - m. tra il 1081 e il 1085). Di origine franca, studiò a Bamberga. Nel 1058 entrò nel chiostro di Hersfeld. Dopo il 1077 attese alla stesura degli Annales, una specie di storia [...] universale, che a partire dal 1069 si fa narrazione particolareggiata degli avvenimenti dell'Impero che culminarono a Canossa. L. si mostra fautore del papato e degli avversarî dell'imperatore Enrico IV ...
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Antica divinità mesopotamica, consorte di Enlil, il cui culto aveva centro principale in Nippur. Di origine sumerica, rimase in età accadica, specie sotto il nome di Bēlit («signora»); il suo culto era [...] diffuso in Assiria ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] principio generale del ritardo, per il quale più una specie è avanzata, più la sua organizzazione corrisponde a uno storico dei fatti esaminati; f) non può porsi il problema dell'origine della vita religiosa. In effetti van der Leeuw non ha potuto ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] clero cattolico "sullo stato reale del problema delle origini cristiane, dimostrando contro la critica protestante che questo stato Pieni l'animo (28 luglio 1906) diretta da Pio X specie ai vescovi italiani e che aveva però di mira principalmente la ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] ogni canto, e nelle invocazioni dei tragici, dai quali (e specie da Eschilo) egli fu sempre proclamato il più potente, il Non sappiamo se e di quanto posteriore al primo sia l'origine di questo secondo tipo, che tanto si prestava a rappresentare la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...