Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] Darwin. Tuttavia, prima ancora che fosse avanzata l'ipotesi dell'origine dell'uomo da qualche primate estinto, alcuni studiosi (E. catastrofismo di G.-L. Cuvier, secondo il quale le specie una volta create erano immutabili nei loro caratteri e non ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] gene ancestrale, presente in un progenitore comune alle specie considerate. Questo dato rappresenta una delle dimostrazioni più la conservazione dei sistemi genici di sviluppo riflette un’origine comune dei vari phyla, modificazioni di un progetto di ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] digestione come bevanda ed è poco adatta per la cucina, specie per la cottura dei legumi, perché i sali di come segno del virtuale e del preformale e al tempo stesso come origine e sorgente di tutte le possibili forme. Ma è nella pratica religiosa ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] o in presenza di altri tessuti normali o neoplastici davano origine in questo breve periodo a un alone di cellule È stato dimostrato che il gene NGF è altamente conservato in specie differenti, dagli Uccelli all'uomo. Un reperto che convalida l' ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] da talee o margotte; l’epoca del t. dipende dalla specie che si trapianta e dal clima: è preferibile l’autunno. Quando nei pazienti affetti da insufficienza renale terminale di qualsiasi origine. Gli unici fattori in grado di precludere questo ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] evoluzione intraspecifica delle popolazioni e, quindi, quella delle specie.
I tre tipi di selezione naturale
A seconda della è?
Darwin affronta la questione nel quarto capitolo di On the origin of the species by means of natural selection, (1859) e ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] viene chiamato radicale libero. Un biradicale è una specie chimica con due elettroni non accoppiati, mentre i ATP. Il 245% dell’ossigeno consumato in questo processo dà origine in condizioni fisiologiche a superossido e agli altri ROS. Quindi ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] ha composizione varia nelle diverse classi e anche nelle varie specie e generi. La parte corpuscolata consta degli elementi figurati massima importanza sia in fisiologia sia in patologia.
Origine delle cellule ematiche
Le cellule circolanti del s. ...
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Ecologia
La variabilità tra gli organismi viventi all’interno di una singola specie (diversità genetica), fra specie diverse e tra ecosistemi (➔ anche diversità). Le specie descritte dalla scienza sono [...] distruzione di oltre il 90% della superficie forestale abbia portato alla scomparsa di circa la metà delle specie vegetali e animali presenti in origine nella regione (fig. 2). Di norma gli ecosistemi, nel loro complesso, hanno una buona capacità di ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] La ricchezza di generi (Orrorin, Ardipithecus, Kenianthropus, Australopithecus, Paranthropus) con più specie testimonia che l’evoluzione della linea degli Ominini fin dalla sua origine non è stata frutto di una progressione evolutiva continua di una ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...