L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] "nel genere umano esistono differenze radicali, costanti, indelebili" (ibidem, p. 417). La concezione dell'unità della specie umana e della sua origine da un unico ceppo (monogenesi) venne percepita da Virey e da altri studiosi dell'Ottocento come un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] . Il bisogno di eliminare il sospetto di un'origine accidentale degli esiti sperimentali non coincidenti è stato inoltre stabilire se una popolazione ha o meno lo status di specie è l'inferenza probabilistica.
Riprendendo l'esame dell'evoluzione ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] altri, 1976). Studi compiuti su cellule trasformate di origine diversa hanno costantemente dimostrato che il provirus è sempre sistema di monossigenasi, cui già s'è fatto cenno; 2) la specie animale da cui le cellule sono prelevate; 3) il tipo di ...
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L'Ottocento: biologia. Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
Goulven Laurent
Sistematica, paleontologia e trasformismo in Francia
I naturalisti del XIX sec. orientarono i propri studi [...] insegnata dalla Bibbia, secondo cui non c'era stata che una sola Creazione all'inizio del mondo, in cui tutte le specie, compreso l'uomo, erano state originate. Per sostenere una dottrina simile era necessario accentuare le somiglianze fra le ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'inventario delle forme viventi
Jean-Marc Drouin
L'inventario delle forme viventi
Si narra che un tempo i Sette Saggi avessero ottenuto da Giove il permesso [...] ".
Il secondo argomento era quello della localizzazione delle specie: ricollocando le specie nello spazio geografico, il naturalista dava inizio a un'operazione che di fatto è stata all'origine della biogeografia. A questo riguardo, quando, nel 1805 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] , La fisiologia del piacere, Milano 1854.
F. De Filippi, Il diluvio noetico, Torino 1855.
G.B. Pianciani, Della origine delle specie organizzate, «La civiltà cattolica», 1860, 7, pp. 164-67 e 272-83.
G.B. Pianciani, Cosmogonia naturale comparata ...
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Miriam Kennet; Michelle S. Gale de Oliveira; Volker Heinemann
Green economy
«Viviamo in un’età di trasformazione globale, un’età di economia verde» (Ban Ki-moon)
Strumenti e obiettivi dell’economia ecologica
di [...] parte dalle preoccupazioni suscitate da un cambiamento climatico di origine antropica senza precedenti e in rapido aumento, tale da fare temere per la sopravvivenza stessa della specie umana. Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della ...
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La sperimentazione animale
Bruno Silvestrini
(Istituto di Farmacologia, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio discuteremo la sperimentazione sugli animali nel contesto [...] questi medicamenti sono costituiti da proteine talmente diverse da specie a specie, che il trasferimento dei risultati dall'animale all'uomo Questo sistema, sostanzialmente empirico in quanto l'origine dell'epilessia è ancora sconosciuta, consentì di ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] segnali del sistema nervoso che, a sua volta, dà origine al comportamento. Tale modo di pensare rappresenta un allontanamento dal attinenti all'uomo. La conservazione dei geni tra le specie, includendo specie così diverse come il moscerino e l'uomo, ...
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Classificazioni, tipologie, tassonomie
Alberto Marradi
Classificazione e tassonomia come operazioni
Analizzando le definizioni esplicite e le accezioni implicite dei termini 'classificazione' e 'tassonomia' [...] dei tipi piuttosto che delle classi.
Una remota origine della procedura può forse trovarsi nelle critiche di Aristotele , e poi la proprietà Y per fare altrettanto con i concetti di specie che si sono ottenuti, non è la stessa che si produce usando ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...