senape Nome comune di due piante erbacee della famiglia Brassicacee: si distinguono una s. nera (Brassica nigra; v. fig.) e una s. bianca (Sinapis alba). La prima è originaria del Mediterraneo e largamente [...] rossigni o giallognoli, più grandi (diametro 2-2,5 mm). Le due specie si coltivano per sovescio, e la s. bianca, che ha rapido sviluppo e .
Oli di s. Denominazione talora usata per gli isotiocianati, traente origine dal loro odore penetrante. ...
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Piccolo albero (Prunus persica; v. fig.) della famiglia Rosacee Prunoidee, coltivato per i suoi frutti (pesche) e talvolta anche come pianta ornamentale per i suoi fiori di color roseo chiaro o cupo. È [...] Persia e perciò per lungo tempo si credette originario di questo paese, mentre è sicuramente di origine cinese. Il p. noce si attribuisce a una specie diversa (Persica laevis) o è considerato come mutazione sorta in seno al p. vero (Prunus persica ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, classificate da alcuni autori nell’ordine autonomo Primulali e da altri in quello delle Ericali. Vi sono ascritte erbe annue o perenni, di rado suffrutici, con foglie tutte [...] ambienti montani e subalpini; molte di esse hanno areale limitato a un singolo gruppo montuoso. In Italia sono comuni Primula acaulis (v. fig.) e Primula veris. Varie specie e ibridi, soprattutto di origine hymalaiana, sono coltivati per ornamento. ...
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Deviazione morfologica di sviluppo provocata nelle piante da organismi estranei, quali batteri ( batteriocecidio), invertebrati ( zoocecidio o galla), funghi ( micocecidio) o altri vegetali ( fitocecidio). [...] ’agente dell’erinosi sulle foglie della vite) e molte specie d’Insetti appartenenti a diversi ordini, in particolare ai foglie di quercia. Nei Cinipidi si osservano generazioni eterogoniche cicliche che possono dare origine a forme diverse di galle. ...
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Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee, con poche specie, dell’America tropicale; si coltivano per i frutti, per ornamento e per le fibre tessili delle foglie.
L’esponente più noto [...] è ancora abbastanza duro ed è appena iniziata la colorazione in giallo, perché resista al trasporto. La coltivazione ha dato origine a varie razze, diverse l’una dall’altra per il frutto più o meno grosso (cilindrico o conico, giallo, rossiccio ...
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bambù Nome comune di piante poacee legnose appartenenti alla tribù Bambusee (o, secondo alcuni, sottofamiglia Bambusoidee). Sono piante generalmente di grandi dimensioni, alte fino 40 m, con rizoma strisciante, [...] generi una bacca o una noce. Sono note oltre 200 specie tropicali e subtropicali, di cui 150 asiatiche; molte formano Oxytenanthera, Phyllostachys
L’utilizzazione è molto varia nei paesi di origine: i fusti, che sono cavi e molto duri, servono ...
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Ecologia
In fitogeografia e zoogeografia, l’area geografica entro la quale è distribuita una specie. La distribuzione di ogni organismo non è statica, ma costantemente soggetta a mutamenti. L’a. di una [...] discontinuo, ovvero frammentato, può essere conseguenza di un disturbo di origine antropica o di una riduzione naturale dell’ambiente. L’a. primario è quello occupato da una specie per diffusione naturale, mentre l’a. secondario è quello occupato in ...
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Botanica
La presenza nelle Angiosperme di più embrioni derivati da un’unica oosfera fecondata; meno precisamente il termine è usato per indicare pluralità di embrioni in un seme, senza riguardo alla loro [...] p. può essere sporadica o occasionale in certe specie, come alcuni Celenterati, Platelminti, Anellidi ecc., nonché riproduzione: negli Imenotteri parassiti da un sol uovo possono trarre origine fino a 1500 individui; negli armadilli da 4 a 12 gemelli ...
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Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle [...] di origine delle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di origine delle piante a scopo di ibridazione di nuove varietà spontanee delle principali specie coltivate e di quelle selvatiche loro progenitrici, V. guidò ...
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Nome comune del genere Chrysanthemum (v. fig.) delle Asteracee, comprendente numerose specie di interesse orticolo. Sono erbe annue, perenni o suffrutici, con capolini solitari o in corimbo, con involucro [...] disco tubulosi, gialli. Nel giardinaggio il nome di c. si riferisce a numerose razze di origine colturale, che sono poliibridi originati da varie specie e principalmente da due della Cina e del Giappone: Chrysanthemum indicum, dal quale derivano le ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...