Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] limitata. Inoltre, la maggior parte delle d. di origine sintetica e, comunque, quelle che vengono impiegate in e di testosterone da morfinici e da marihuana; le psicosi persistenti, specie di tipo paranoide, da anfetaminici e da LSD. Il terzo tipo ...
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Espressione introdotta da C. v. Pirquet (1904) e usata a designare stati di modificata capacità reattiva dell'organismo acquisiti mediante il superamento di una malattia o mediante il trattamento con determinate [...] forma acuta nello shock anafilattico tipico, che varia da specie a specie zoologica, che nell'uomo consiste spesso in una serie di manifestazioni, il cui diverso predominare dà origine alle diverse malattie allergiche: urticaria, certi eczemi, asma ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] che lo costituiscono e il piano dettagliato delle connessioni fra i neuroni. Nelle varie specie di mammiferi la massa del c. varia dai 260 mg del topolino ai e comportamentali, tanto da dare origine a una specie di frenologia moderna, molto meno ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] di una o più copie del gene della PrPc di una specie diversa. Si hanno così a disposizione modelli murini per lo incluso quello italiano, si sono infettati nel proprio Paese d'origine. Questo dato è importante per una corretta valutazione del rischio ...
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VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] pantotenico è anche il fattore di accrescimento di svariate specie di microrganismi. Nell'uomo un'avitaminosi carenziale da acido HCl nella secrezione gastrica e di un fattore, pure di origine gastrica, non ancora noto come entità chimica, detto " ...
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UDITO
Enrico de Campora
(XXXIV, p. 605)
Negli ultimi anni molteplici progressi sono stati raggiunti nelle conoscenze della fisiopatologia dell'u., in particolare riguardo alle ricerche sui potenziali [...] della vibrazione sonora dalla staffa ai liquidi endococleari dà origine a un'onda che si propaga lungo la membrana approfonditi a causa delle differenze esistenti tra le varie specie. Le lesioni di quest'area corticale provocano prevalentemente ...
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PSICOFARMACOLOGIA
Eugenio Paroli
. Una fervida attività sperimentale, condotta secondo molteplici indirizzi di ricerca, e particolari osservazioni cliniche hanno sempre più incrementato quell'interesse [...] alla funzione dei circuiti neuronici polisinaptici è all'origine di numerosi studi di neurofarmacologia relativi alla possibilità al ratto (J. Olds, 1958) indicherebbe in questa specie l'esistenza di "aree del piacere" (fascio mediale ipotalamico ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] con progressi rispetto alla fine del secolo scorso. Si tratta sempre di una razione media molto povera specie di alimenti di origine animale, ma senza più quegli aspetti di fame per larghi strati della popolazione. Migliorano infatti le condizioni ...
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INQUINAMENTO (inquinamento atmosferico, App. III, 1, p. 884)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Emilio Gerelli
Dino Marchetti
Ugo Facchini
L'i. è la presenza in un determinato ambiente limitato o circoscritto [...] vero senso etimologico.
L'i. dell'ambiente può essere di origine naturale o causato dalle attività umane.
L'i. naturale è gas e alle particelle di sfuggire. Questo fenomeno crea una specie di gigantesca scatola tra suolo e tetto dove non circola l ...
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VERTEBRALE, COLONNA
Emilio Comisso
. Per l'anatomia normale della colonna vertebrale, v. osseo, sistema. Accenneremo qui solo ai particolari più importanti della patologia. Tutte le alterazioni che [...] quella sull'apofisi spinosa, ma può pure essere lievissimo, in specie se è fratturata una sola vertebra. Non sono rari i in due. La deformità ha uno sviluppo relativamente rapido e trae origine da cause diverse. In un grande numero di casi si tratta ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...