La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] nelle meningi, da Albrecht von Haller nei luoghi di origine dei nervi cranici, da Philippe Pinel e Achille-Louis minore rigidità o plasticità nei corsi degli spiriti) caratterizza le specie animali, sicché si può stabilire una gerarchia tra gli ...
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Ultrastrutture biologiche
AAngelo Bairati
di Angelo Bairati
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) cenni storici. □ 2. Le ultrastrutture elementari: a) strutture filamentose; b) strutture laminari; [...] taluni aspetti contrastanti, ma da cui ha certamente avuto origine un sostanziale progresso delle conoscenze. Si può dire oggi e la più frequente nelle membrane cellulari limite e specie in quelle endocellulari: dati fondati fanno ritenere che essa ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] foto di un virus osservato al microscopio elettronico.
Concetto popolazionale di specie. Ernst Mayr pubblica Systematics and the origin of species in cui le specie vengono definite come "gruppi di popolazioni naturali effettivamente o potenzialmente ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] di geografia, furono considerate nei secoli successivi come una specie di culmine e di superamento della scienza precedente, avendo utilizzò molto l'opera di Celso e i pochi medici di origine romana o italica nominati fra le sue fonti ci sono ignoti; ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] 'energie specifiche dei sensi' di Müller, Helmholtz pensa che vi siano tre specie diverse di fibre nervose che, stimolate da differenti lunghezze d'onda, danno origine rispettivamente alle sensazioni del rosso, verde e violetto; in tal modo la luce ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] seguito, si estende fino a considerare i generi e le famiglie, che sono interpretati come insiemi di specie legate da un'origine storica comune e risultanti da processi degenerativi indotti da variazioni geografiche e climatiche. La sintesi di Buffon ...
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La fecondazione assistita: una sintesi comparativa
Bartha M. Knoppers
(Faculté de Droit, Université de Montréal, Montréal, Canada)
Lori Luther
(Faculté de Droit, Université de Montréal, Montréal, Canada)
Addentrarsi [...] , sia in grado di dividersi e di svilupparsi per dare origine a un individuo" (comma 8.1). La parola "vitale rendere possibile la gestazione di embrioni umani nell 'utero di altre specie. Tuttavia, si deve notare che in Spagna (legge 35/1988, ...
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Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] influenze che hanno esercitato su altre teorie della personalità, specie per quel che riguarda il periodo (gli anni trenta) uno stesso individuo. Più interessanti si rivelano i tratti d'origine, comuni a tutti gli individui, che si differenziano solo ...
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Patologia sperimentale
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Patologia sperimentale
sommario: 1. Introduzione: a) Generalità e cenni storici. b) Sviluppo delle discipline biologiche. 2. Fondamenti tecnici [...] (v. Huxley, 1958) per ‛modificazioni' della compagine nucleare. Non mancarono però le insistenze su un'origine epigenetica e fenotipica della malignità, specie quelle basate sull'azione di alcune sostanze cancerogene e degli ormoni e quelle intese a ...
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Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] tra loro da un fitto intreccio di fibre, che si origina dalla corteccia visiva primaria (VI) e si estende attraverso le è stato possibile localizzare le aree omologhe nelle due specie deputate all'elaborazione di altre informazioni visive, come per ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...