CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] alle polemiche ideologiche della cultura di sinistra.
L'origine romagnola fu del resto un motivo di riflessione il rinnovarsi da parte del C. della polemica sull'idealismo, specie attraverso due recensioni a Carlo Antoni (rec. a La lotta contro ...
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ARECHI II
Paolo Bertolini
Quindicesimo duca di Benevento, assunse nel 758, per un atto di autorità del re Desiderio, il governo di uno dei più vasti ducati del regno dei Longobardi.
Profittando delle [...] né Paolo Diacono né Erchemperto fanno allusione ad una sua origine straniera, mentre il Chronicon Salernitanum - anche se il fra Napoletani e Longobardi, con l'istituzione di una specie di condominio su quelle terre e con la regolamentazione delle ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] sia al suo distacco dalle masse, sia - specie dopo Caporetto - al timore di indebolire lo sforzo . oper. e social. in Liguria, luglio-dicembre 1961,passim; P. Alatri,Le origini del fascismo, Roma 1962,ad Indicem; La C.G.L. negli atti,nei documenti ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] stata suggerita da P. Balbo, in cui possesso, per l'origine chierese della famiglia, erano documenti e cronache che gli mise a nazioni" (I, p. IX). Colpisce innanzi tutto specie nel capitoli di storia politica l'andamento saggistico dell'esposizione ...
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COLLOREDO, Ermes
Gino Benzoni
Ottavo dei nove figli d'Orazio di Curzio e di Lucia di Ermes di Porcia, nacque il 28 marzo 1622, nell'antico castello di Colloredo di Monte Albano (Udine).
Rimasto orfano, [...] animale "senza reson", la cui caccia è piacevole. Non sempre, però, specie quando alla consistente semplicità degli amori anciliari (il C. è, allora, , la riluttanza d'un'aristocrazia d'origine feudale un tempo orgogliosamente autonoma a lasciarsi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] ma anche dei ricchi industriali e mercanti che venuti su dal popolo, specie dal 1267 in poi, si sono fatti armare cavalieri, si sono uniti della città nel 13° secolo. E ne individuò le origini non nei risentimenti personali o nelle rivalità fra i ...
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Ezzelino III da Romano
SSante Bortolami
Nacque nel 1195, terzo di questo nome, nella domus denominata originariamente da Onara e successivamente da Romano da due castelli dislocati rispettivamente nell'alta [...] chiarezza già sul finire degli anni Trenta per ragioni obiettive. Specie dopo la nuova scomunica che gli piombò addosso nel 1239 almeno: E. Cristiani, La consorteria da Crespignaga e l'origine degli Alvarotti di Padova (secoli XII-XIV), "Annali dell' ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] finariziamento della traduzione in francese del Nuovo saggio sull'origine delle idee (come risulta da una lettera inedita tale impronta nei riguardi di altre affioranti tendenze, in specie quella neohegeliana dello Spaventa. Nel Cimento il C. pubblicò ...
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CORRIDONI, Filippo
Alceo Riosa
Nato il 19 ag. 1887 a Pausula (dal 1931 Corridonia) in provincia di Macerata da Enrico e Enrichetta Paccazocchi, trascorse l'infanzia in condizioni economiche stentate, [...] al giovinetto derivò dalla permanenza nella sua terra d'origine della tradizione garibaldina. Sarebbe comunque arbitrario voler vedere strenuamente era già allora il socialismo riformista ed in specie i dirigenti della locale Camera del lavoro.
Dopo ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] di Torino fece molto per fornire un'occupazione agli esuli, specie nell'insegnamento e nell'amministrazione: lo stesso F. se (Atti..., IV [1868-69], pp. 785-97), Nota storica intorno all'origine dei Monti di pietà in Italia (ibid., VI [1870-71], pp. ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...