Naturalista (Revò, Trento, 1835 - Padova 1900). Compiuti gli studî universitarî a Vienna, proseguì le sue ricerche ittiologiche a Genova. Fu prof. di storia naturale a Modena (1862), quindi (dal 1869) [...] di antropologia, di paleontologia, soprattutto nel tentativo di definire la genealogia dell'uomo e la classificazione della specie umana (è del 1866 il suo Origine dell'uomo, in cui ipotizza un prototipo comune per l'uomo e per la scimmia), e, infine ...
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scoiattolo Nome comune di varie specie di Mammiferi Roditori appartenenti alla famiglia Sciuridi, caratterizzate da abitudini arboricole, piccole dimensioni, coda lunga e folta.
Il genere Sciurus ha occhi [...] dimensioni e originario dell’America Settentrionale, è stato introdotto anche in alcuni Stati europei, compresa l’Italia, dando origine a popolazioni in forte espansione. La competizione con lo s. grigio e la trasmissione di malattie costituisce una ...
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Classe di Celenterati noti anche, nelle classificazioni meno recenti, come Cubomeduse. I C. sono caratterizzati da un polipo (cubopolipo) con cavità gastrale semplice e anello nervoso periboccale, che [...] fatto unico tra i Celenterati, metamorfosa completamente, dando origine a una medusa a simmetria tetraradiale. La medusa ben sviluppata rende i C. buoni nuotatori. In una specie la riproduzione avviene attraverso il passaggio di una spermatofora dal ...
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Varietà domestica della puzzola (➔) europea (Mustela putorius; v. fig.), selezionata in origine per la caccia al coniglio in tana. Il f. è più grande della puzzola e ha pelliccia più chiara, fino all’albinismo, [...] di selvaticità che possono rendere problematica la sua detenzione in appartamenti. Il f. si può ibridare con la puzzola europea, impoverendone il patrimonio genetico; per questo motivo la liberazione di f. è dannosa alla specie selvatica. ...
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Zoologo e antropologo (Berthezène, Gard, 1810 - Parigi 1892), prof. di storia naturale dell'Uomo al Muséum national d'histoire naturelle di Parigi (dal 1855). Studiò dapprima gli invertebrati marini e [...] e a sistemare tutto il materiale fin allora raccolto, e trattando, nel suo corso, problemi generali (specie, razze, unità di origine). Fu contrario alla teoria darwiniana (Darwin et ses précurseurs français, 1872). Nel 1856 fece chiamare cattedra ...
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Nome comune dei Roditori Miomorfi Cricetidi (o Muridi) del genere Lemmus (v. fig.), diffusi nelle zone settentrionali e fredde dell’Europa, Asia e America, soprattutto nella tundra: lunghi 7-15 cm, hanno [...] migrazioni di massa. Il mito del suicidio di massa dei l. trae origine dall’alta mortalità connessa a queste densità eccessive e alle migrazioni.
Sono chiamati l. anche specie appartenenti ad altri generi di Cricetidi; tra i quali Dicrostonyx, i l ...
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scarafaggio Nome di vari Insetti Blattoidei, in particolare della blatta comune (Blatta orientalis); talvolta usato per indicare Insetti Coleotteri Tenebrionidi del genere Blaps.
La specie Periplaneta [...] americana, Blattoideo Blattide, è uno s. di probabile origine indo-australiana, oggi cosmopolita, pur essendo particolarmente localizzato nelle città con porti di mare. Di colore ferrugineo, è lungo 28-35 mm, con ali sviluppate. Periplaneta ...
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(XIV, p. 509; App. IV, i, p. 740; V, ii, p. 161)
Il termine etologia oggi si limita a indicare lo studio comparato del comportamento animale, con l'assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino [...] ed esperimenti. Le teorie che Tinbergen sviluppò sull'origine conflittuale di alcuni display e delle 'attività di 2) una fase sensoria di esercizio e imitazione che in alcune specie possono anche discostarsi di parecchio dal modello; 3) una fase ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] di una o più copie del gene della PrPc di una specie diversa. Si hanno così a disposizione modelli murini per lo incluso quello italiano, si sono infettati nel proprio Paese d'origine. Questo dato è importante per una corretta valutazione del rischio ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] giuridicità dei d. va allora più correttamente spostata dal campo d'origine alle condizioni di garanzia e tutela dei diritti. Un 'diritto' a dire contro la discriminazione sulla base della specie di appartenenza. La posizione di Singer ruota attorno ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...