PONTANI, Filippo Maria
Anna Meschini Pontani
PONTANI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 17 giugno 1913, primogenito di Guido e di Maria Capello.
Guido (1881-1964), impiegato postale, con la distinzione [...] che questo impiego gli aprì, insieme con altri stimoli più difficili da documentare, lo portò a prendere atto della fine dell’orizzonte culturale del Ventennio, nel quale egli si era formato e aveva operato sino alla fine degli anni Quaranta, e per ...
Leggi Tutto
LAURI (Lawers), Filippo
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato in Lauri, e di Elena Cousin, nacque a Roma il 25 ag. 1623. Ricevette i primi insegnamenti dal fratello [...] de Liège à Rome au XVIIe siècle, I, Bruxelles-Rome 1970, pp. 167, 169-176; A. Busiri Vici, Jan Frans van Bloemen Orizzonte e l'origine del paesaggio romano settecentesco, Roma 1974, pp. 35, 76, 119, 125-128; M. Aronberg Lavin, Seventeenth-century ...
Leggi Tutto
DUPRA, Domenico (Giorgio Domenico)
Alberto Cottino
Nato con ogni probabilità a Torino verso il 1689, si trasferi in gioventù a Roma (1717 c.) a studiare pittura nello studio di F. Trevisani, specializzandosi [...] , Cambridge, Mass., 1972, p. 68; L'Accad. nazionale di S. Luca, Roma 1974, p. 233; A. Busiri Vici, Jan Frans van Bloemen "Orizzonte", Roma 1974, pp. 31 s.; L. Mallé, Le arti figurative in Piemonte, Torino 1975, II, p. 189; A. Busiri Vici, Ritratti a ...
Leggi Tutto
CESARINI, Livia
Luisa Bertoni
Figlia primogenita di Giuliano, gonfaloniere di Roma per diritto ereditario della sua famiglia, e di Margherita Savelli, nacque a Roma nel 1650 circa. Intorno alla sua [...] ), malgrado che costui godesse l'appoggio dei cardinali francesi, una nuova candidatura, quella di Federico Sforza, si profilò all'orizzonte. La C. sembrava entusiasta di tal partito e dichiarò di volersi "maritare in casa Sforza e per quanto gli sia ...
Leggi Tutto
BELLASPICA (Bellaspina), Francesco
Paolo Veronese
Della vita avventurosa del B. è difficile stabilire elementi precisi, se si eccettua la tuttora parziale documentazione della sua presenza come contralto [...] questo lasso di tempo la risonanza del suo nome dovette essere cospicua se, dall'ambiente veneto, vediamo allargarsi l'orizzonte delle sue scritture fino alle corti germaniche. Da alcune lettere da Dresda al Casanova suo protettore - facenti parte di ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] propriamente un'apertura di senso che è sempre "per via", essendo la verità un continuo sottrarsi e disvelarsi nell'orizzonte della finitezza. Per questi ultimi sviluppi il pensiero heideggeriano è stato accostato da un lato anche a correnti recenti ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] significato un pericolo per la città. Il Ducato romano non rappresenta dunque un riferimento politico-territoriale per G. I, il cui orizzonte dal punto di vista politico è, oltre Roma, l'Italia. La dimensione romana e italiana della politica di G. I ...
Leggi Tutto
«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] , la ricezione della sua opera aveva conosciuto il successo e l’oblio, la devozione e la trascuratezza, nel frequente mutare dell’orizzonte di attesa del pubblico. «Mozart non è più alla moda, bisogna convenirne. Ora, di tutte le qualità che possono ...
Leggi Tutto
Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] ed oltre, p. 64). L'apporto del F. contribuisce a produrre un allargamento degli interessi della rivista a un orizzonte europeo e il graduale passaggio ad una posizione non più meramente estetica e disimpegnata. Così S. Guarnieri caratterizzerà in ...
Leggi Tutto
Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] una lingua narrativa in cui l’elemento regionale assicurava la coloritura locale, senza tuttavia limitare la comprensibilità del testo sull’orizzonte nazionale: prima di dare accesso alla pagina di una novella, di un romanzo o di un dramma, per ogni ...
Leggi Tutto
orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...