CARAMELLA, Santino
Silvano Scalabrella
Nato a Genova il 22 giugno 1902 da Eleucadio e da Francesca Delfò, segui gli studi classici nella città natale. Ancora liceale, nel maggio del 1919, cominciò a [...] 1945), Metafisica vichiana (Palermo 1961), in cui è auspicata la possibilità della sopravvivenza del problema metafisico nell'orizzonte di una metafisica rinnovata, Conoscenza e metafisica (ibid. 1966).
In quest'ultima opera è affrontato il rapporto ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] Quest'ultima scelta produce un migliore effetto conoscitivo, poiché consente di cogliere appieno il valore del mutamento d'orizzonte etico e teorico rappresentato dai d. dei soggetti deboli. 'Soggetti deboli' sono quegli individui che si trovino in ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] ‛nazionali'. All'origine di queste opere collettive, e di altre congeneri, è non tanto un proposito di ampliare l'orizzonte della storiografia di tradizione ottocentesca, che per l'antichità privilegiava il mondo classico e giudaico e per il Medioevo ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] per il proprio figlio può essere suggerita da ragioni molto forti" (Harris, 1992).
In termini più generali, si può intravedere all'orizzonte un altro pericolo, adombrato sin dal 1932 ne Il mondo nuovo (Brave new world) da A.L. Huxley, uno scrittore ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] storiografia nell’opera di L. A. (in Id., Il critico stratega e la nuova avanguardia, 2014, pp. 9-39), e in A. e l’orizzonte della poesia (in Studi di estetica, s. 3, 2013, n. 47, pp. 93-114).
C’è l’Anceschi autore di opere filosofiche che convive ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] la lezione heideggeriana portava il G. a rivendicare la prospettiva di ciò che rende possibile valori e significati, cioè dell'orizzonte o dell'"apertura" originaria in cui fanno la loro comparsa il mondo e gli esseri umani (Heidegger e il problema ...
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FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] (Napoli 1957).
Gli anni immediatamente successivi alla tesi di laurea in filosofia lo videro impegnato non solo ad ampliare l'orizzonte dei suoi studi filosofici - come dimostra la recensione del 1937 a S. Kierkegaard, Traité du désespoir (La maladie ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] di esperienza. Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento si è segnalato per la sua proposta, connessa all'orizzonte teoretico nietzschiano e heideggeriano ma anche a quello del dibattito sul postmoderno, di un "pensiero debole" caratterizzato dall ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] nell'esperienza umana. Se la temporalità è la dimensione intrinseca, costitutiva e fondamentale dell'esistenza; se il linguaggio è l'"orizzonte del mondo" e ne è la mediazione totale; se è "il linguaggio che dischiude l'intero ambito dei nostri ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] ma dal nuovo punto di vista anche la proposizione "io sento dolore" perde ogni senso, se si prescinde da un orizzonte interpersonale di riferimento e se si resta sul piano "dello pseudolinguaggio dei cartesiani e degli empiristi tradizionali". Com'è ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...