Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] ed oltre, p. 64). L'apporto del F. contribuisce a produrre un allargamento degli interessi della rivista a un orizzonte europeo e il graduale passaggio ad una posizione non più meramente estetica e disimpegnata. Così S. Guarnieri caratterizzerà in ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] una lingua narrativa in cui l’elemento regionale assicurava la coloritura locale, senza tuttavia limitare la comprensibilità del testo sull’orizzonte nazionale: prima di dare accesso alla pagina di una novella, di un romanzo o di un dramma, per ogni ...
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FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] attraverso una sorta di ripercorrimento genetico, potrò aspettarmi di veder riaffiorare la materialità rimossa e insieme delinearsi un "orizzonte di emersione", un vettore di verità". Come si vede, il F. che aveva rinunciato agli studi teoretici come ...
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Letterari, generi
Italo Pantani
La progressiva corrosione subita dal sistema classicistico dei g. l. in seguito al successo dell'estetica romantica, sino alla negazione della loro stessa esistenza sostenuta [...] momento che esso presuppone "informazioni preliminari e una linea d'aspettativa, su cui si misurano l'originalità e la novità; quell'orizzonte di ciò che ci si può aspettare, che si costituisce per il lettore a partire da una tradizione oppura da una ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] e con questo non si afferma niente di più e niente di meno che la necessità per ogni opera che vi sia un orizzonte d'attesa precostituito (che può anche essere inteso come insieme di regole del gioco), allo scopo di orientare la comprensione del ...
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JOHNSON, Uwe
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Cammin (Pomerania) il 20 luglio 1934; esordì con Mutmassungen über Jakob (1959; trad. it. Milano 1961), libro di difficile lettura per la frantumazione [...] che almeno in parte è limitativa, rimanendo fedele ai suoi personaggi (così Karsch und andere Prosa, 1964), anche quando l'orizzonte (ma non l'interesse) apparentemente si discosta e si dilata (così Jahrestage. Aus dem Leben von Gesine Cresspahl, 3 ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] inizia a stingersi. Non basta Sarpi, colla sua sempre più ridotta «cabala», ad invertire il corso, a mantenere largo l'orizzonte. Le parole contano, purché, però, non siano disgiunte dai fatti. Altrimenti - è Sarpi stesso a mettere sull'avviso - sono ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] ora come incentivo per un'ulteriore elaborazione, su scala dilatata, delle strutture linguistiche, e fa apparire più ampio l'orizzonte delle loro applicazioni.
A partire dal 1914-1915 l'arte futurista progetta, in effetti, con tale metro. Sant'Elia ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] e Ugolino Martelli, che avevano studiato a Padova ed erano portatori di una cultura aristotelica, per vari aspetti inedita nell'orizzonte fiorentino. Nell'Accademia il G. rivestì le cariche di consolo nel 1546, censore nel 1541, 1543, 1544, 1546 ...
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CAMPESANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Campese (Bassano) il 9 apr. 1521 da famiglia agiata che si era stabilita nella cittadina veneta verso la metà del sec. XIV. L'immagine del padre, Pietro, [...] alle radici di essa è da ravvisare il desiderio di una vita più serena e appartata, racchiusa nel breve orizzonte di relazioni private, sapientamente bilanciata tra l'esercizio di modesti incarichi ufficiali e una professione del tutto saltuaria e ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...