FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] , a Francesco Bracciolini a Milano, Epopea colombiana ed epopea del Seicento, ecc. Testimonianza di questo ampliamento di orizzonte è Aurelio Bèrtola e i suoi studi intorno alla letteratura tedesca (Pisa 1895) che insieme rispondeva all'attitudine ...
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CEFFINO, Zanobio
Claudio Mutini
Nacque a Firenze nell'anno 1499, ultimo figlio di Giuliano e di Francesca Di Girolami. In data non precisabile egli sposò Giulia, che era figlia di Alessandro Farnese: [...] ) giacenti nel Cod. it. 1048della Bibliothèque nationale di Parigi, documentano peraltro la presenza del letterato fiorentino in un orizzonte di cultura tutt'altro che provinciale.
A parte il valore letterario di queste ottave - che è dubbio -, esse ...
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FALLACARA, Luigi
Renato Bertacchini
Nacque a Bari il 13 apr. 1890 da Angelo e da Adelaide Bozzi, in una famiglia di tradizioni cattolico-liberali (il nonno, Giuseppe Bozzi, fu patriota cospiratore, [...] (Milano 1929) e le prose I giorni incantati (Pistoia 1931, n. 1 del "Nostro 900"), allargano il loro orizzonte tematico dalla francescana contemplazione del creato ai ricordi dell'infanzia e della terra natale, agli affetti familiari, alla scoperta ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] risulta debitore del Campanella, resta il fatto tuttavia che sia le Quaestiones, sia l'Introduzione alla politica abbracciano un orizzonte ben lontano da quello dell'utopia rinascimentale. Il nucleo centrale del discorso del C. è piuttosto quello di ...
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DE DOMINICIS, Teresa
Maria Baiocchi
Nata a Roma nel 1842, da Alessandro, di nobile famiglia di Bagnorea, e da Vittoria Latuille, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti.
Fin da [...] , la conoscenza delle lingue straniere e i viaggi giovanili per l'Europa centrale le consentirono una certa apertura d'orizzonte culturale, di cui sono testimonianza la traduzione dei Sonnets from Portuguese di Elizabeth Barrett Browning e il poema ...
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CAMPEGGI, Ridolfo
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1565 dal conte Baldassarre e da Livia Martinenghi di origine bresciana. Si hanno scarse notizie per quel che riguarda la sua giovinezza, gli studi [...] scrittore bolognese si riconduce con una limitatezza di fini che tradisce, a parte il rigoglio delle forme, un orizzonte di cultura provinciale, e in questa ristrettezza di prospettiva, di ambizioni estetiche, la sua produzione documenta la sclerosi ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] avverte, infatti, una violenza sentimentale di protesta che ha, almeno per il momento, il semplice e pre-politico orizzonte civico del costume; nelle traduzioni si riconosce, insieme agli interessi etico-sociali ed alla precisa volontà di costituire ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] loro un ruolo sempre più determinante. La lezione dei romanzieri francesi - decisiva per intendere questo ampliamento d'orizzonte - indirizza la sua indagine che si fa più intellettualistica, più attenta alla casistica erotica dei personaggi d ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] metodologico. Era infatti conforme ai principi del D. rifuggire accuratamente da qualunque sistema che lo costringesse in un orizzonte limitato, che non gli consentisse di dialogare liberamente con i suoi poeti: "per creare una critica nuova, non ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] 1882) il F. ridusse le parti dialogate, proponendo un impasto dialettale più schiarito. Immutati restavano, invece, l'orizzonte e il punto di vista di Neri - F., perfettamente sovrapponibili oltretutto a quelli configurati nelle composizioni poetiche ...
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orizzonte
oriżżónte s. m. [dal lat. horīzon -ontis, gr. ὁρίζων -οντος, propr. part. pres. di ὁρίζω «limitare» (sottint. κύκλος «circolo»)]. – 1. a. La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto...
orizzontamento
oriżżontaménto s. m. [der. di orizzontare; nel sign. 2, è sentito come der. di orizzontale]. – 1. L’orizzontare, l’orizzontarsi e il suo effetto (sinon., meno com. e meno esatto, di orientamento). 2. Nella tecnica delle costruzioni...