Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] , crea qualcosa che si ritorce contro di lui (lo scienziato come apprendista stregone).
Percorsi del fantastico
Il periodo d'oro del cinema fantastico, o meglio, quello in cui esso si dispiega nella sua piena specificità, coincide, per quanto detto ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] , come figura di ogni finzione e, in definitiva, come figura dell'atto creativo. Ne sono esempi film come La carrozza d'oro (1952) di Jean Renoir, Le dernier métro (1980; L'ultimo metrò) di François Truffaut, La bande des quatre (1989; Una recita ...
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Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] (1923; Il pellegrino), dalla danza dei panini al pranzo con lo scarpone, in The gold rush (1925; La febbre dell'oro).
Gli anni Venti segnarono in generale il momento di massima maturazione estetica e narrativa del film comico. Da un lato, quel ...
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Western
Carlo Gaberscek
Le origini
Uno dei primi esempi di uso sostantivato del termine western per designare un film è databile intorno al 1910, ma tale denominazione divenne comune una decina d'anni [...] West) di Cecil B. DeMille, questa linea fu tuttavia compromessa da alcuni clamorosi insuccessi: Sutter's gold (1936; L'ebbrezza dell'oro) di J. Cruze e Wells Fargo (1937; Un mondo che sorge) di Frank Lloyd. L'avvento del colore, nella seconda metà ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] di storia e di altri argomenti scomodi o imbarazzanti, solo a patto di poterci ridere sopra, i primi anni Sessanta furono l'età d'oro della c. all'i., con un apice collocabile nel 1963. Nel 1961 uscì il lieve e ironico Il posto di Ermanno Olmi (che ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] vista anche come una prigione: nel 'lieto fine' di un film aspro e drammatico come The gold rush (1925; La febbre dell'oro: il più 'americano' dei suoi film, che ricorda certe pagine di J. London), il denaro e l'amore non vengono concessi all ...
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Irlanda
Francesca Vatteroni
Cinematografia
La cinematografia irlandese ha avuto uno sviluppo particolarmente lento ed è rimasta a lungo legata a quella statunitense e a quella britannica. D'altra parte [...] 'Ulster. Il 1972 fu infatti l'anno della Bloody Sunday, vicenda narrata nell'omonimo film del 2002, vincitore dell'Orso d'oro a Berlino, dell'inglese Paul Greengrass, basato sul libro di Don Mullan: il 30 gennaio a Derry (ingl. Londonderry) le truppe ...
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Festival
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Cenni storici e nascita dei festival cinematografici
Il termine festival (dal francese antico) è entrato nell'uso internazionale attraverso l'inglese. A partire [...] di Roma, quasi tutti riuniti nella European Federation of Fantastic Film Festival che assegna ogni anno il premio Méliès d'oro. Tra i f. dedicati al poliziesco, al noir, al giallo e al mistero quelli di Cognac, Cattolica, Courmayer, Imola. Ma ...
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Pubblicitario, film
Bruno Di Marino
Per f. p. (o short pubblicitario, o spot, o ancora, nei Paesi anglofoni, commercial) si intende un cortometraggio di pochi secondi o minuti, che ha la funzione di [...] alla massiccia esposizione mediatica. Numerosi furono i registi italiani di cinema che durante e dopo l'epoca d'oro di Carosello diressero spot pubblicitari; tra essi: Sergio Leone, Mauro Bolognini, Carlo Lizzani, Ermanno Olmi, Gillo Pontecorvo, Dino ...
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CARMINATI, Tullio
Roberta Ascarelli
Nacque a Zara il 21 sett. 1892, da Domenico e da Giuseppina Bettiza, in una famiglia nobile e agiata. Avviato senza particolare successo agli studi classici, il C. [...] si ricordano quella di Gerardo in Fuochi d'artificio di Chiarelli e di Hérault de Séchelles, in Fiordalisi d'oro di G. Forzano e, inoltre, l'applauditissima esibizione canora nella farsa di L. Almirante Le nozze di Leporello.
Insoddisfatto ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).