VASSOIO
Filippo Rossi
Sorta di piatto fornito di sponde e destinato sia a contenere vivande sia a sostenere uno o più recipienti (vasi, ecc.). Di questa sorta di piatto si ha menzione fino dal Medioevo; [...] di Nogent da Chilperico che lo aveva fatto fabbricare in oro, del peso di 50 libbre, e ornare di pietre preziose sec. XIX lo stagno e meno frequentemente l'argento e l'oro; la decorazione prevalentemente a sbalzo è talvolta arricchita di pietre, di ...
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vello L’insieme della lana che ricopre il corpo di un animale lanuto; si distingue in aperto, semiaperto o chiuso, a seconda che i singoli fiocchi siano di forma conica, o più o meno prismatica. Anche, [...] re Eeta che lo accolse e gli diede in sposa la figlia Calciope. Tornando, Frisso sacrificò l’ariete a Zeus e ne offrì il v. d’oro al re, che lo consacrò ad Ares e lo appese a una quercia nel bosco sacro al dio. Là andarono a prenderlo gli Argonauti. ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea [...] ha durezza Mohs 2,5-3 e densità 10,5 g/cm3; è, dopo l’oro, il metallo più malleabile; conduce l’elettricità e il calore meglio di tutti gli altri impiegato, in genere in lega con rame e oro, nella fabbricazione di oggetti ornamentali, di monete, ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] la quale mostra una scena venatoria in ritagli di foglia d'oro chiusi fra doppia parete concava. L'identità della tecnica e , Berlino 1932-35, V e VI, passim; P. Toesca, Vetri italiani a oro con graffiti, in L'Arte, XI (1908), pp. 247-61; W. A ...
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Chimico italiano (Palermo 1938 - Milano 2020). Prof. di chimica generale e inorganica all'univ. di Milano (dal 1973); socio nazionale dei Lincei (dal 1990). È noto per importanti ricerche nel campo della [...] della Federchimica (1986-94). È stato inoltre presidente di Chemtech (1989-2003), società di consulenza in ambito tecnologico. Nel 2000 ha ricevuto la medaglia d'oro del presidente della Repubblica come benemerito della scienza e della cultura. ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] e di lavorazione della materia prima per ottenere metalli preziosi quali l'oro e l'argento o altri metalli come il ferro, il rame e della loro lavorazione, della saggiatura, dell'affinazione dell'oro e dell'argento, delle leghe, dell'arte della ...
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alluminio
Nicoletta Nicolini
Il metallo per tutte le occasioni
Di colore argenteo, inalterabile all'aria, l'alluminio è molto diffuso in natura. Isolato nel 1825, è ottenuto dai minerali, in genere [...] già nel 1857 lo scrittore Charles Dickens che scriveva: "Cosa ne pensate di un metallo bianco come l'argento, inalterabile come l'oro, di facile fusione come il rame, duro come l'acciaio, che è malleabile, duttile e che ha la singolare proprietà di ...
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VELLUTO (fr. velour; sp. terciopelo; ted. Samt; ingl. velvet)
Vittorio Ferrari
Tessuto con pelo. Tecnicamente si distinguono due generi di velluto: velluto di ordito, cioè con il pelo formato dall'ordito; [...] si allargarono, e si arricchirono di parti broccate d'oro e d'argento. Agli ornamenti convenzionali che si fondono innestano volute fogliacee, rosoni, dove il velluto tagliato trionfa su fondi d'oro e d'argento. A Genova nel sec. XVII e nel XVIII fu ...
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Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] hanno condotto Kripke e, soprattutto, Putnam a separare anche l’uso referenziale dei cosiddetti termini di generi naturali (‘oro’, ‘acqua’ ecc.) dalle proprietà definitorie a essi associate (il colore, la lucentezza, la trasparenza ecc.): come i nomi ...
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stoviglie L’insieme del vasellame, per uso di tavola e di cucina (v. fig.).
Sin da epoca antica, accanto a una produzione più semplice o rozza, destinata all’uso comune, si fabbricò un genere più fine, [...] le cui sagome furono poi imitate dai maiolicari quattrocenteschi italiani; le classi privilegiate vantavano argenterie e vasi d’oro, esposti sulle credenze. La ceramica italiana ebbe larga diffusione anche all’estero, e servizi appositamente decorati ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).