Stóppa, Paolo. – Attore italiano (Roma 1906 - ivi 1988). Interprete di straordinario talento espressivo e molto dotato dal punto di vista tecnico, ha lasciato un segno indelebile nel teatro italiano, dove [...] , in partic., A.P. Čechov, C. Goldoni, A. Miller. Importanti anche le sue interpretazioni televisive e cinematografiche: tra queste L'oro di Napoli di V. De Sica (1954) e Il marchese del Grillo di M. Monicelli (1981) gli valsero il Nastro d ...
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Regista cinematografico ungherese (Budapest 1898 - New York 1963). Dopo aver realizzato, dal 1920, alcuni film in Ungheria, nel 1923 si trasferì negli USA dove diresse The last moment, seguito da Lonesome [...] 1933); natura irrequieta e insoddisfatta, passò successivamente in Danimarca (Fredløs "Il fuorilegge", 1935; Det gyldne Smil "Il sorriso d'oro", 1935), nel Siam (Saggakh o En Handfull ris "Un pugno di riso", 1938, documentario di prod. svedese) e in ...
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Wenders, Wim (propr. Ernst Wilhelm)
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Una delle massime personalità del cinema tedesco (e internazionale), tra [...] alla Mostra del cinema di Venezia nel 1982 per Der Stand der Dinge (Lo stato delle cose); al Festival di Cannes la Palma d'oro nel 1984 per Paris, Texas e il Premio della regia nel 1987 per Der Himmel über Berlin (Il cielo sopra Berlino); l'Orso d ...
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Loren, Sophia
Maurizio Porro
Nome d'arte di Sofia Scicolone, attrice cinematografica, nata a Roma il 20 settembre 1934. Protagonista di una delle stagioni più felici del cinema italiano, la L. si è [...] Il segno di Venere (1955), accanto a Franca Valeri e diretta da Dino Risi, la pizzaiola nell'episodio Pizze a credito in L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica, la figlia di don Gaetano nel film con Totò Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli ...
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Regista cinematografico statunitense (Kansas City 1925 - Los Angeles 2006). Personaggio atipico del panorama hollywoodiano, dagli anni Settanta A. portò avanti con coerenza la sua ricerca stilistica, sperimentando [...] A prairie home companion (Radio America), che ha segnato un ritorno ai temi e alle atmosfere tipiche di Nashville. Ha ricevuto tre importanti premi alla carriera: il Leone d'oro a Venezia nel 1996, l'Orso d'oro a Berlino nel 2002 e l'Oscar nel 2006. ...
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Attrice teatrale e cinematografica francese (Parigi 1928 - ivi 2017); proveniente dal Conservatoire, esordì sui palcoscenici nel 1946; dal 1948 al 1952 pensionnaire alla Comédie-Française poi all'CEuvre, [...] ). Come regista ha girato Lumière (1976); L'adolescente (1978); Lillian Gish (1983). Le sono stati assegnati il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia (1992), l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino (2000), la Palma d ...
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Taviani, Vittorio e Paolo. - Registi cinematografici italiani (Vittorio, San Miniato 1929 - Roma 2018; Paolo, San Miniato 1931 - Roma 2024). Dopo aver collaborato con V. Orsini soprattutto come documentaristi, [...] due registi hanno diretto Cesare deve morire, dramma carcerario ambientato a Rebibbia che nello stesso anno è stato insignito dell'Orso d'oro al Festival di Berlino ed è valso ai T. i due maggiori premi ai David di Donatello, quelli di miglior film e ...
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Scamarcio, Riccardo. - Attore televisivo, cinematografico e teatrale italiano (n. Trani 1979). Ha studiato a Roma presso il Centro sperimentale di cinematografia e, dopo alcune esperienze televisive (2001, [...] R. Papaleo e The third person di P. Haggis, del 2014 quelle nei film Pasolini di A. Ferrara e Un ragazzo d'oro di P. Avati, del 2015 quelle nella pellicola dei fratelli Taviani Maraviglioso Boccaccio, nel film di S. Castellitto, tratto dall'omonimo ...
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Laforêt, Marie. – Nome d’arte dell’attrice e cantante francese naturalizzata svizzera Maïténa Marie Brigitte Douménach (Soulac-sur-Mer 1939 - Genolier 2019). Interprete intensa e versatile, dotata di una [...] con le successive interpretazioni, tra le numerose altre, nei film La fille aux yeux d'or (La ragazza dagli occhi d'oro, 1961), Leviathan (La notte del peccato, 1962), Cent briques et des tuiles (Colpo grosso a Parigi, 1965), e nei più recenti ...
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Festival cinematografico istituito nel 1951 su iniziativa degli Stati Uniti e dell'Alleanza occidentale, per riavviare l'attività culturale di Berlino, in ripresa dopo le distruzioni della guerra. Nel [...] Per la sua collocazione geografica, rappresentò un importante ponte culturale tra Est e Ovest, promuovendo i grandi film americani e insieme dando visibilità alle nuove cinematografie emergenti. I premi assegnati sono l'Orso d'oro e l'Orso d'argento. ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).