La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] del 1960 è tornata ad onorarlo con il Leone d'oro (per Le passage du Rhin), è parso disperdersi in elucubrazioni umanitaria; al suo Generale Della Rovere è stato assegnato il Leone d'oro (1959).
La sua fiaccola, però, e la sua poetica sono state ...
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RASCEL, Renato
Giovanni Grazzini
RASCEL, Renato (nome d'arte di Ranucci, Renato)
Attore di teatro, cinema, radio e televisione, cantante e regista, nato a Torino il 27 aprile 1912, morto a Roma il 2 [...] Mida, Renato Rascel, in Cinema, 106, 25 novembre 1940; 167, 10 giugno 1943; M. Morandini, Sessappiglio. Gli anni d'oro del teatro di rivista, Milano 1978; L. Garinei, M. Giovannini, Garinei e Giovannini presentano. Quarant'anni di teatro musicale all ...
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Fusco, Giovanni
Ennio Speranza
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ottobre 1906 e morto a Roma il 31 maggio 1968. Un'inesausta tendenza alla rarefazione [...] La guerra è finita) entrambi diretti da Resnais; per Il rossetto (1960) e Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiani, L'oro di Roma (1961) di Carlo Lizzani, La corruzione (1963) di Mauro Bolognini, I fuorilegge del matrimonio (1963) di Paolo e ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] Zampa e Aldo Fabrizi, con quattro racconti di L. Pirandello tra i quali La patente, diretto da Zampa, con un memorabile Totò; L'oro di Napoli (1954) di De Sica, con cinque racconti di G. Marotta, anche qui con Totò e con una Sophia Loren pizzaiola ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] dal filmico o dal reale basta considerare il carrello indietro con cui si chiude il film di Jean Renoir La carrozza d'oro (1952), oppure la scena iniziale di La nuit américaine (1973; Effetto notte) di Truffaut. Sono due casi in cui appare con molta ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] loro diversità, possono essere ricondotti a Charlie Chaplin (ovunque, ma soprattutto in The gold rush, 1925, La febbre dell'oro; City lights, 1931, Luci della città; Modern times, 1936, Tempi moderni; The great dictator, 1940, Il grande dittatore); a ...
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POGGIOLI, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
POGGIOLI, Ferdinando Maria (Nando). – Nacque a Bologna il 15 dicembre 1897 da Daniele e da Cesira Adani, terzo di cinque figli: dopo Brando e Dante, prima [...] e da I ragazzi della via Pal di Ferenc Molnár, che però non realizzò mai. Scrisse soggetti – tra cui Ramo d’oro e Mare – che non videro la luce, anche se del secondo alcuni brevi estratti vennero pubblicati su Cinematografo nell’ottobre del 1930 ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] avuto inizio il fruttuoso sodalizio con il regista e drammaturgo G. Forzano, che ebbe come primo frutto il film I fiordalisi d'oro (1936).
Forzano era, tra l'altro, a capo del Cinevillaggio Pisorno, da poco fondato a Tirrenia; qui il G. si trasferì a ...
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Il deserto rosso
Bill Krohn
(Italia/Francia 1964, colore, 120m); regia: Michelangelo Antonioni; produzione: Antonio Cervi per Film Duemila/Cinematografica Federiz/Francoriz; sceneggiatura: Michelangelo [...] , ma che gli uccelli hanno imparato a riconoscerli ed evitarli.
Quando Il deserto rosso ottenne il Leone d'oro a Venezia nel 1964, Jean-Luc Godard intervistò Michelangelo Antonioni. Nonostante Antonioni sostenesse che Godard aveva cercato di farlo ...
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Riff-Raff
Emanuela Martini
(GB 1991, Riff-Raff ‒ Meglio perderli che trovarli, colore, 94m); regia: Ken Loach; produzione: Sally Hibbin per Parallax/Channel Four; sceneggiatura: Bill Jesse; fotografia: [...] paesi europei e, a Berlino, vinse il Felix (premio per il miglior film europeo). Si apriva così la stagione d'oro di Loach: per dieci anni, quasi un film all'anno, premi nei maggiori festival internazionali, distribuzione in tutti i paesi europei ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).