(«standard a cambio aureo») Locuzione inglese largamente usata per indicare il sistema monetario in cui i biglietti di banca a corso legale sono convertibili a un prezzo stabilito in divise estere a loro [...] volta convertibili in oro. Per le sue norme di funzionamento quale sistema monetario internazionale in vigore dal 1945 al 1971 ➔ FMI. ...
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Unità monetaria dell’Albania; dapprima moneta divisionale, equivalente alla quinta parte di un franco oro, nel 1947 fu trasformata in unità monetaria, divisa in 100 quindarka. Nel 1965 fu introdotto un [...] nuovo l. pari a 10 vecchi lekë ...
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SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE
Rinaldo Ossola
. Il s. m. i. creato trent'anni fa a Bretton Woods era basato su cambi fissi, modificabili solo occasionalmente col consenso di un nuovo istituto, il [...] si apriva la strada a un sistema basato sui DSP e non più sull'oro e sul dollaro.
I DSP sono uno strumento ibrido, nato da un centrali potessero farsi dei prestiti su garanzia aurea, con l'oro valutato sulla base dei prezzi di mercato (in realtà ciò ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] con l’argento. Dalla tradizione è attribuita al re Creso (560-540 a.C.) l’introduzione di una regolare monetazione bimetallica: in oro e argento puri, con un rapporto di valore reciproco di 1/20.
La m. nell’antica Grecia
Nel passaggio alla Grecia e ...
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MOHUR (dal persiano muhr, che a sua volta risale al sanscrito mudrā "sigillo, conio")
Nome comune alle monete d'oro coniate in India, seguendo l'esempio di Akbar, che mise in circolazione dei mohur rotondi [...] circa 11 gr.
Siccome l'unità monetaria indiana era la rupia d'argento, il valore del mohur variava secondo il prezzo dell'oro. Nella seconda metà del sec. XVIII e nei primi del sec. XIX, la Compagnia delle Indie tentò di basare il sistema monetario ...
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Termine coniato nel 1876 da E. Cernuschi, per indicare un sistema monetario in cui circolano due monete metalliche tipo, una d’oro e una d’argento, il cui valore nominale corrisponde – a parte la lieve [...] per la sterlina nel corso del 18° secolo. Nel sec. 19° molti economisti ritennero che un sistema con monete d’oro e d’argento nella circolazione offrisse migliori condizioni per la stabilità del valore della moneta. L’esperienza storica mostra che il ...
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FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE (App. III, 1, p. 655)
Orlando D'Alauro
INTERNAZIONALE 1. Dal 1946, anno in cui ha incominciato a funzionare, fino all'estate del 1971 il F. m. i. ha operato in modo conforme, [...] 35 a 38 dollari per oncia troy) e del 13 febbraio 1973 (con l'aumento a 42,22 dollari del prezzo di una oncia troy di oro), in seguito alle quali, pertanto, in termini di dollari correnti il valore di un DSP salì il 18 dicembre 1971 a $ 1,08571 e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] no’l valeva.
Che più a nostra vita importa che’l [del] grano? Nondimeno diecimila granella oggi si vendon un gran d’oro (Monete, pp. 31-32).
L’elemento della rarità è dunque la chiave che Davanzati fornisce per spiegare il paradosso del valore. Ecco ...
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monetàrio, sistèma Insieme delle monete circolanti in un dato momento in uno Stato; se l'unità monetaria è una moneta d'oro o d'argento e se la circolazione è composta soltanto di monete-tipo e di monete [...] A esso ha fatto seguito il passaggio a un regime di cambi fluttuanti caratterizzato dalla fine del ruolo monetario dell'oro e dalla coesistenza di una pluralità di valute convertibili. Il dollaro mantiene ancora un ruolo di valuta di regolamento dei ...
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Economia
Nel linguaggio di borsa, la quotazione ufficiale o prezzo ufficiale di una divisa o di un metallo, in particolare dell’oro; tale quotazione non è necessariamente quella di chiusura. Sul mercato [...] di Londra, per es., vi sono quattro f. nel corso della giornata. Su tale mercato il prezzo ufficiale dell’oro è espresso in dollari per oncia di fino, con l’aggiunta di una commissione, ed è fissato dalle cosiddette cinque grandi banche (Mocatta & ...
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oro-1
òro-1 [dal lat. os oris «bocca»]. – Primo elemento di alcune parole composte, con sign. equivalente all’agg. orale; può avere valore attributivo rispetto al secondo elemento (per es., orofaringe) o essere a questo giustapposto (per es.,...
oro-2
òro-2 [dal gr. ὄρος «monte»]. – Primo elemento di parole composte, di formazione moderna (anche nella terminologia lat. scient.), nelle quali significa «monte, montagna» (come in orogenesi, orografia, ecc.).