In geologia, unità strutturale di spessore crostale che interessa enormi distese continentali, le quali, inizialmente soggette a fenomeni orogenici, sono rimaste stabili per lunghi tempi geologici e quindi [...] soggette a fenomeni erosivi che le hanno spianate completamente. Quanto a composizione, i c. sono costituiti da rocce granitiche e metamorfiche; queste affiorano in genere in superficie, ma spesso sono ...
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In geologia, termine introdotto da J.D. Dana (1873) per indicare una grande depressione, di forma allungata, soggetta a subsidenza, sede di enormi accumuli di sedimenti, coinvolta successivamente in movimenti [...] orogenici con formazione di catene montuose. Questo concetto, verso la fine dell’Ottocento e nei primi del Novecento, venne sviluppato in modo differente in Europa e in America. In Europa geologi come E. Suess e G.-E. Haug vedevano le g. come fosse ...
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In geologia, giacimenti di sali evaporifici (gesso, salgemma, silvite ecc.) che possono dare luogo a strutture diapiriche in virtù della loro mobilità, plasticità, solubilità e deficit di densità rispetto [...] alle rocce più dense e più rigide circostanti. Durante i movimenti orogenici gli orizzonti s. agiscono come veri e propri livelli lubrificanti che agevolano lo scorrimento delle masse rocciose in quanto è proprio in corrispondenza di questi livelli ...
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Geologia strutturale
Giorgio Vittorio Dal Piaz
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione mobilista e i suoi sviluppi nella prima metà del Novecento: a) la deriva dei continenti; b) le catene collisionali [...] un loro classico lavoro, J. F. Dewey e J. M. Bird (v., 1970) hanno reinterpretato la formazione delle principali catene orogeniche del globo alla luce dei nuovi paradigmi della tettonica delle placche (v. fig. 15). La fig. 15A mostra in successione ...
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In geologia, originariamente particolare formazione sedimentaria delle Alpi svizzere costituita da argille scistose scure, arenarie a grana minuta e lenti o banchi calcarei. Attualmente, il termine indica [...] -conoide-piana sottomarina.
Da un punto di vista tettonico i F. sono considerati dei depositi orogenici che si accumulano in bacini interni a un orogeno in via di sollevamento e in una fase precedente a quella che porta alla definitiva emersione ...
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Fisiologia
Proprietà del muscolo di accorciarsi durante il movimento; con l’accorciamento si ha un aumento di spessore del muscolo, senza variazione di volume. La c. avviene per effetto dell’eccitamento [...] a raffreddamento, dalla quale, per la conseguente formazione di pieghe nella crosta superficiale, sarebbero causati i fenomeni orogenici secondo la teoria della c. terrestre formulata (1829) da Élie de Beaumont.
Linguistica
Fusione di due vocali ...
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scudo Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (ancora in uso per tale scopo presso alcuni popoli) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di ordine pubblico. Consiste in una [...] di curvatura (da cui il nome), costituita da rocce cristalline molto antiche che hanno subito, a più riprese, corrugamenti orogenici durante il Precambriano (s. baltico, s. canadese ecc.). Da allora queste aree sono rimaste indisturbate, subendo, al ...
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orogene
orògene (o orògeno) s. m. [comp. di oro-2 e -gene (o -geno)]. – In geologia, area allungata della crosta terrestre caratterizzata da grande plasticità, compresa tra zone rigide (cratoni); rappresenta l’evoluzione di una geosinclinale...
orogenico
orogènico agg. [der. di orogene] (pl. m. -ci). – In sedimentologia, di sedimentazione geosinclinalica legata a un ciclo orogenetico (v. la voce prec.).