TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] ebreo che continua a cercare il suo Messia malgrado gli orrori cui assiste attraversando i popoli che il loro Messia già contro il nulla. Barba parla oggi spesso del t. − del suo t. − come d'un rituale "vuoto", nel senso che in esso gli spettatori ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] , con tormento inaudito e orrore di sé stessa, sente di essere innamorata sensualmente del proprio padre; e riuscì a laboriosissima di tutte le tragedie nell'edizione parigina, nel riposo vuoto che succede a un grande lavoro egli cominciò a sentire, ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] tematica (il disagio e il vuoto della società contemporanea), ne hanno fatto uno scrittore anglo-americano. Del resto sono americane - ma violenza e orrore, che sono le componenti, spesso scioccanti, dei suoi romanzi e, a suo vedere, del mondo in cui ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] mesi fatto più vittime della stessa guerra del Peloponneso. Il grido di orrore che si sollevò contro tali crudeltà fece sì 'egemonia la quale non attuava nessun principio nuovo e, vuota di qualsiasi idealità, si fondava anch'essa unicamente sulla ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] huehuetl o tlapanhuehuetl, specie di cilindro vuoto di legno alto un metro, sul ; ai fanciulli s'ispiravano l'orrore per il vizio, l'obbedienza la Nuova Spagna si allargò anche a N. e NE. del Pánuco: nel 1565, fino a Saltillo; nel 1590, fino ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] per lungo tempo senza raffigurazione. Troppo forte fu l'orrore dell'immagine nelle prime comunità ebraico-cristiane; molto tempo croce del messo celeste, dell'angelo. Il trono vuoto con l'evangelo, l'ἐτοιμασία, come espressione simbolica del Giudizio ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] della cultura hipster, che esaspera i motivi del ribellismo metafisico e riveste di grottesco e di orrore il suo mondo creato. Il W. lineari e quantità plastiche di pieno e di vuoto che, nella risultante "struttura" architettonica, inglobano ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] indisciplina e la mala volontà dei mercenarî svizzeri del Beaumont; le scene di orrore di cui gl'inviati fiorentini dovettero essere la teoria divenisse pura astrazione e la precettistica vuoto esercizio di intellettuale muffito.
Per questo, e anche ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] 119.643 nel 1954 e 267.325 nel 1966. Dai rilevamenti del 1983 risultava che gli Australiani nati in A. non arrivavano all Prichard, 1937), ma oltre a suscitare l'orrore per la disumana violenza europea, rafforzò una , inquietamente vuoto, dall' ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] : l'amore di sé, la paura del dolore, l'orrore della morte, il desiderio del benessere. Col destarsi in lui dell'essere processo è campato nel vuoto. Come il suo stato, che dovrebbe instaurare nella legge la libertà del cittadino, finisce con ...
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orrore
orróre s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrere (v. orrido)]. – 1. a. Impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone che siano in sé brutti, crudeli, ripugnanti...
horror vacui
〈òrror vàkui〉 (lat. «orrore del vuoto»). – Frase con la quale si espresse un concetto fondamentale della fisica aristotelica che, in polemica con la fisica democritea, asseriva l’inesistenza di spazî vuoti (la natura aborre dal...