Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] zingara rossa) o le pulsioni dell''orrore sociale', rinserrate in luoghi chiusi ( di sguardo appuntata sul vuoto delle illusioni e dei sentimenti si annullano in un'estrema elegia dell'ambiguità e del desiderio.
Bibliografia
J. Leahy, The cinema of ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] che percorre l’intera Volta. Alcune figure sporgono i piedi nel vuoto e un bambino, a sinistra di Achim, nell’oltrepassare il Caronte e Minosse, sono la grandiosità del concetto, l’intensità dell’orrore nei condannati, il sollievo ancora incredulo ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] e in La strada entra nella casa (entrambi del 1911) la città si trasforma in una sorta raccontare il martirio della città di Guernica, l'orrore, la collera, la paura, la morte; in sua testa. Un cappio dondolava vuoto nel vento. …Un tonfo rimbombante ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] Ci si salva dall'orrore se determinati alla vita virtuosa tale e parte della somma sborsata a vuoto viene addebitata al Davila. A nulla 637; 111, p. 371; R. De Maio, Riforme e miti nella Chiesa del '500, Napoli 1973, p. 182; St. d'Italia, II, Torino ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] i falò, fu composto tra settembre e novembre del 1949 e uscì sempre per i tipi di Luna e i falò è macchiato dall’orrore, dalla violenza e dalla follia delle cose 6 luglio.
L’anno 1950 non fu certo vuoto di impegni culturali; fra l’altro Pavese entrò ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] di attese e risposte del tutto nuovo nello spettatore, non smette di indicare quella vuota cassa di risonanza che corpo insaccato in sé stesso capace di ispirare pietà, risate, orrore o rimpianto, insomma, una specie di tricheco macellato sulla ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] ("avere in orrore"). Nella lingua tedesca e in quella ebraica affiorano i significati del tempo e del desiderio: Langweile vero e proprio gusto per la morte. I vissuti di vuoto sono inscindibili dallo stato di noia: desideri, convinzioni ed ...
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BISANTI, Paolo
Gerhard Rill
Nacque nel 1529 a Cattaro. Studiò a Padova dove conseguì il titolo di doctor utriusque iuris; in data ignota ottenne il beneficio di S. Maria de Flumine a Cattaro. Quando [...] Nel dicembre del 1573 concesse a certe condizioni il monastero delle clarisse di Cattaro, che era rimasto vuoto per la Aquileia, centro nominale del patriarcato (di fatto lo era Udine), che nelle sue lettere egli chiama "luogo d'orrore". Dal 1580-81 ...
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orrore
orróre s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrere (v. orrido)]. – 1. a. Impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone che siano in sé brutti, crudeli, ripugnanti...
horror vacui
〈òrror vàkui〉 (lat. «orrore del vuoto»). – Frase con la quale si espresse un concetto fondamentale della fisica aristotelica che, in polemica con la fisica democritea, asseriva l’inesistenza di spazî vuoti (la natura aborre dal...