ORSINI, Paolo
Piero Pieri
Figlio naturale del card. Latino Orsini, appare tra i pontifici nel 1483 nella guerra di Ferrara. Si segnalò poi per violenze nelle lotte civili che insanguinarono Roma, a [...] Scortò appunto il suo signore fino a Bologna, allorché venne cacciato da Firenze, e nel 1495 si trovò con Virginio Orsini nel tentativo di ristabilire Piero in Firenze. Seguì poi il parente e maestro nella campagna dell'Italia meridionale accanto ai ...
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Attore italiano (n. Novara 1934). Formatosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha esordito in teatro con la compagnia De Lullo-Falk-Valli-Guarnieri (1957), recitando in seguito con la compagnia Morelli-Stoppa, con S. Ferrati (Chi ha paura di Virginia Woolf?, 1963; Chi è Claire Lannes?, 1969) e con G. Lavia per la compagnia del Teatro Eliseo, di cui è stato a lungo direttore artistico (1982-97). ...
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Figlio (secc. 13º-14º) di Gentile Orsini; fratello del cardinale Matteo Rosso, podestà di Viterbo nel 1259, di Lucca nel 1262, di Messina nel 1269 e di Orvieto nel 1278, in questo stesso anno fu da Niccolò [...] III, suo zio, nominato conte di Romagna e governatore di Bologna ove si sforzò di conciliare le due fazioni avverse dei Geremei e dei Lambertazzi. Tornato a Roma, perseguitato dagli Annibaldeschi, dovette ...
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Figlio (m. dopo il 1513) di Gentile Virginio e di Isabella O., si diede ben presto alla carriera delle armi, agli ordini di Roberto Malatesta e poi, alcuni anni dopo, di Carlo VIII nella sua spedizione [...] a Napoli (1495). Dopo la morte del padre (1497), fu tra i capi Orsini contro i Colonnesi e, nello sterminio degli Orsini, ordito da Cesare Borgia, si salvò solo per l'intervento di Luigi XII. Recatosi in Francia, ritornò a Roma con l'elevazione al ...
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Ecclesiastico (m. 1438), arcivescovo di Napoli (1401), cardinale. Partecipò al Concilio di Costanza. Dopo aver tentato (1418), come legato di papa Martino V, una conciliazione fra Inghilterra e Francia accanitamente impegnate nella guerra dei Cento Anni, si recò in Boemia e in Ungheria per combattere i movimenti ereticali colà manifestatisi ...
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ORSINI, Alfonsina
Vanna Arrighi
ORSINI, Alfonsina. – Nacque a Napoli nel 1472, da Roberto di Carlo, conte di Tagliacozzo e d’Alba, e dalla sua seconda moglie Caterina Sanseverino, dei conti di Capaccio. [...] i Medici si proponevano di rinsaldare i vincoli con il re di Napoli, ma anche di legarsi più strettamente con gli Orsini, i quali, annoverando tra di loro diversi capitani militari, potevano ovviare alla mancanza di un apparato militare autonomo, che ...
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ORSINI, Virginio
Irene Fosi
ORSINI, Virginio. – Figlio di Ferdinando, del ramo di Bracciano, e di Giustiniana di Giannantonio Orsini del ramo di Sangemini, nacque, forse a Roma nel palazzo di Montegiordano, [...] né tanto meno lo ricevesse. L’ambasciatore portoghese partì comunque e arrivò a Civitavecchia il 18 novembre 1655. Non piacque poi a Orsini la sosta che Sousa fece a Palo, feudo di Paolo Giordano II, zio del cardinale, prima di arrivare a Roma, il 20 ...
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ORSINI, Clarice
Vanna Arrighi
ORSINI, Clarice. – Nacque presumibilmente a Roma nel 1452 da Iacopo di Orso Orsini, signore di Monterotondo e di altri castelli della Campagna romana, e da Maddalena di [...] 137 s., 144; I. Walter, Lorenzo il Magnifico e il suo tempo, Roma 2003, ad ind.;C. Shaw, The political role of the Orsini family from Sixtus IV to Clement VII, Roma 2007, ad ind.; L. Miglio, Governare l’alfabeto: donne, scrittura e libri nel Medioevo ...
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ORSINI, Paolo
Anna Falcioni
ORSINI, Paolo. – Nacque nel 1369, figlio di Francesco, esponente del ramo di Gallese e titolare di beni e castelli in Sabina.
Irrequieti feudatari dei pontefici, che avevano [...] esterni. Nell’aprile 1408, alla testa di 12000 uomini e di numerosi fanti, Ladislao d’Angiò assalì nuovamente la città. Orsini, potendo contare su appena 2000 cavalli e un’esigua quantità di fanti, dapprima rigettò l’attacco, poi ricevute, con tutta ...
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ORSINI, Camillo
Giampiero Brunelli
ORSINI, Camillo. – Nacque a Roma nel 1492 da Paolo e da Giulia Santacroce.
Dopo la morte del padre (fatto assassinare da Cesare Borgia nel 1503), si trasferì a Napoli. [...] conclusi il 23 settembre 1540 e prefigurarono una condotta di 100 uomini d’arme, con 4000 ducati annui di stipendio: Orsini rimase ancora qualche mese in servizio a Verona, ma nel 1543 prese definitivamente congedo.
Si trasferì allora a Ferrara, dove ...
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orsino
(o ursino) agg. [dal lat. ursinus, der. di ŭrsus «orso»], letter. – Di orso, che ha attinenza con l’orso o che presenta qualche qualità propria dell’orso: pelo o.; mi si risvegliano tutti gl’istinti o. (Fogazzaro); la foltezza e compattezza...
orsatto
s. m. [dim. di orso], letter. – Piccolo orso, cucciolo d’orso. In Dante, con uso metaforico, come orsa, riferito ai membri della famiglia Orsini: E veramente fui figliuol de l’orsa, Cupido sì per avanzar li orsatti, Che sù l’avere...