Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] esercitate, oltre che sul cinema classico americano di genere, anche su corpus di opere come quelli, per es., di OrsonWelles, di Hitchcock, di Ingmar Bergman, di Alain Resnais, di Stanley Kubrick o di Krzysztof Kieślowski nei quali, sia rispetto ...
Leggi Tutto
Doppiaggio
Alberto Castellano
La storia
L'avvento del sonoro colse impreparate le strutture del cinema italiano, che non era in grado di far parlare i suoi film. Nell'aprile del 1929 uscì in Italia [...] cinema, fatto di dialoghi scarni, essenziali, o addirittura inesistenti per intere sequenze, di autori quali Alfred Hitchcock, OrsonWelles, Sam Peckinpah, Don Siegel, Samuel Fuller, Michael Cimino, Martin Scorsese, Brian De Palma. Ma anche in questi ...
Leggi Tutto
Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] ) e George Annenkov, il quale non soltanto collaborò con grandi registi come Max Ophuls, Abel Gance, Friedrich Wilhelm Murnau e OrsonWelles, ma fu anche autore di un libro sull'argomento dal titolo En habillant les vedettes pubblicato nel 1955.
Il ...
Leggi Tutto
Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] neorealista; in L'uomo, la bestia e la virtù (1953) di Steno interpretò il testo pirandelliano al fianco di OrsonWelles; in Totò e Carolina (1955) di Monicelli, su soggetto di Ennio Flaiano, fu un umanissimo carabiniere incaricato di riportare ...
Leggi Tutto
Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] di c. come Angelo Francesco Lavagnino (ecco il miglior Pizzetti, ma tramite un allievo, in Othello, 1952, Otello, di OrsonWelles), Carlo Rustichelli, forse il più 'neorealista' e genuino dei c. italiani (si pensi al sodalizio con Pietro Germi ...
Leggi Tutto
Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] del poliziesco che dentro e intorno al noir gravitava, da Howard Hawks (The big sleep, 1946, Il grande sonno) a OrsonWelles (Touch of evil, 1958, L'infernale Quinlan), il primo considerato il più grande regista di genere e il secondo il prototipo ...
Leggi Tutto
New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] of a New American Cinema 1959-1971, 1972). D'altra parte, non di rado Mekas si trovò a lodare non soltanto OrsonWelles, ma anche Howard Hawks, Alfred Hitchcock e in genere l'artificialità hollywoodiana, che egli preferiva di gran lunga al (falso ...
Leggi Tutto
Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] hollywoodiani di quel periodo. Sulla linea Stroheim, il gusto per l'eccesso si trasmise più tardi al primo OrsonWelles che, emarginato da Hollywood, fu costretto a ridimensionare le sue ambizioni (sul piano produttivo) dopo Citizen Kane (1941 ...
Leggi Tutto
Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] ; le proiezioni si tenevano al nr. 485 di Madison Avenue di fronte a un pubblico di cinefili tra cui spiccava OrsonWelles.
Più amatoriale fu invece l'esperienza milanese, nata alla metà degli anni Trenta attorno a Mario Ferrari e al futuro ...
Leggi Tutto
Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] di un film interamente in soggettiva. Pierre Porte nel 1924 immaginò per primo un film in s., seguito fra gli altri da OrsonWelles, che nel 1939 progettò di ridurre per lo schermo Heart of darkness di J. Conrad interamente dal punto di vista del ...
Leggi Tutto