Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] 'interno del quale i personaggi si muovono a stento. Gli autori del cinema moderno, tra i quali, soprattutto, OrsonWelles, Jean-Luc Godard, Alain Resnais, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg, Stanley Kubrick ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] film di Nanni Moretti), commenti pronunciati da un personaggio nel campo o da un osservatore invisibile (come in OrsonWelles), esibizione del dispositivo attraverso la presenza nel campo della macchina da presa o dei microfoni, citazioni da altri ...
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Olivier, Laurence Sir (propr. Laurence Kerr)
Guido Fink
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo inglese, nato a Dorking (Surrey) il 22 maggio 1907 e morto a Steyning (West Sussex) l'11 [...] con registi innovativi e lontanissimi dal West End come Peter Brook (cui commissionò la regia di un memorabile Titus nel 1957), OrsonWelles, che lo avrebbe diretto al Royal Court in una memorabile edizione di Le rhinocéros di E. Ionesco, o Jonathan ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] di origine irlandese e morto a New York il 6 agosto 1959. Artista completo fu, insieme a OrsonWelles, tra i primi a Hollywood a scrivere, dirigere e produrre contemporaneamente i propri film. Nel giro di poco tempo divenne il maggiore protagonista ...
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The Best Years of Our Lives
Michele Fadda
(USA 1946, I migliori anni della nostra vita, bianco e nero, 172m); regia: William Wyler; produzione: Samuel Goldwyn; soggetto: dal romanzo in versi Glory for [...] possibilità espressive della profondità di campo. Rispetto alle sperimentazioni adottate dallo stesso Toland durante la sua collaborazione con OrsonWelles in Citizen Kane, l'uso del deep focus perde in Wyler il suo carattere eversivo nei confronti ...
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The Killing
Giorgio Cremonini
(USA 1956, Rapina a mano armata, bianco e nero, 83m); regia: Stanley Kubrick; produzione: James B. Harris per Harris-Kubrick; soggetto: dal romanzo Clean Break di Lionel [...] il personaggio di The Asphalt Jungle) si sgretolano infine nel segno della rassegnazione.
Insieme a Touch of Evil di OrsonWelles, The Killing chiude la stagione del noir, iniziata negli anni Quaranta, e lo fa nelle forme che hanno caratterizzato ...
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Koch, Howard
Patrick McGilligan
Commediografo, autore radiofonico e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1902 e morto a Kingston (New York) il 17 agosto 1995. Nel corso della sua [...] attenzione del produttore John Houseman e dell'impresario OrsonWelles, che in quel periodo stava progettando il statunitensi seminando il panico, ma questo incidente procurò a Welles gli sponsor per il suo innovativo programma radiofonico, e ...
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Reed, Sir Carol
Regista cinematografico inglese, nato a Putney (Londra) il 30 dicembre 1906 e morto a Londra il 25 aprile 1976. La perizia tecnica, l'abilità di narratore, l'impeccabile senso del ritmo [...] film più celebre, The third man (1949; Il terzo uomo), le qualità del regista sono esaltate dalla presenza di OrsonWelles. Ottenne per tre anni consecutivi il premio della British Academy come miglior regista grazie a Odd man out (1947; Fuggiasco ...
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Dracula
Bill Krohn
(GB 1958, Dracula il vampiro, colore, 82m); regia: Terence Fisher; produzione: Anthony Hinds per Hammer; soggetto: dall'omonimo romanzo di Bram Stoker; sceneggiatura: Jimmy Sangster; [...] repressiva. Inoltre impiegò creativamente la profondità di campo: se questo procedimento è solitamente associato al nome di OrsonWelles, per molti versi Dracula rappresenta il Citizen Kane di Fisher. Ma probabilmente il regista, che non avrebbe ...
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The Third Man
Federica De Paolis
(GB 1948, 1949, Il terzo uomo, bianco e nero, 104m); regia: Carol Reed; produzione: Alexander Korda, Carol Reed per London Films/David O. Selznick; sceneggiatura: Graham [...] Martins, dall'altro la sfrontatezza e il cinismo di Lime, trionfanti nel suo celebre discorso, attribuito all'inventiva di OrsonWelles: "In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni ci sono state guerre, terrore, assassini, massacri, ma hanno dato vita ...
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