Ophuls, Max
Sandro Bernardi
Nome d'arte di Maximilian Oppenheimer, regista cinematografico tedesco, naturalizzato francese, nato a St. Johann (od. Saarbrücken) il 6 maggio 1902 e morto ad Amburgo il [...] corsa in slitta fra gli abeti bianchi di neve, che termina in un cimitero, ha influenzato non pochi registi fra cui OrsonWelles, che la riprese in The magnificent Amberson (1942).Costretto a emigrare dall'avvento del nazismo, O. andò in Francia ma ...
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Hayworth, Rita
Monica Trecca
Nome d'arte di Margarita Carmen Cansino, attrice cinematografica statunitense, di origine spagnola, nata a New York il 17 ottobre 1918 e morta ivi il 14 maggio 1987. Negli [...] dello stesso film. Proprio la suggestione che la diva esercitava sul pubblico venne analizzata in maniera lucida e demistificante da OrsonWelles (che l'aveva sposata nel 1943 e dalla quale era ormai separato) nel suo The lady from Shanghai (La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tre grandi autori hanno saputo indicare una strada di sperimentazione e di riflessione [...] che mirano già verso il primato del piano-sequenza da cui è in gran parte definito il cinema moderno, da OrsonWelles a Rossellini. Affidarsi a inquadrature che rispettano la durata reale delle azioni corrisponde a una scelta di campo di natura ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] della posizione bassa della macchina da presa (da non confondersi con l'angolazione dal basso cara, per es., a OrsonWelles), che sembra dare alle azioni dei personaggi un andamento quasi rituale, come se questi si muovessero su un palcoscenico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nelle musiche cinematografiche realizzate in Francia e in Germania si può riscontrare [...] più atipico, in quanto rifiuta il contributo degli orchestratori, mentre dilata i tempi di preparazione della score. Citizen Kane (OrsonWelles, 1941), The Man Who Knew Too Much (1956), Vertigo (1958), North by Northwest (1959), Psycho (1960), Marnie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso degli anni Trenta molte poetiche del cinema europeo si richiamano all’esigenza [...] di quella estetica modernista del piano-sequenza e della profondità di campo che prima di trovare i suoi modelli americani in OrsonWelles e William Wyler si viene evidenziando in modo particolare nel cinema di Jean Renoir.
Ma se la forma per così ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] elementi alla base del loro stile eterodosso, in cui risultano frequenti gli omaggi ai film di Alfred Hitchcock e OrsonWelles. Con tocco più lieve, ma egualmente indirizzato verso una scelta intellettualistica, i C. hanno quindi realizzato nel 1994 ...
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NAPOLITANO, Gian Gaspare
Silvana Cirillo
– Nacque a Palermo il 30 aprile 1907 da Niccolò, nobile siciliano, ufficiale dei bersaglieri, e da Gertrude Santini, aquilana, insegnante, la prima donna laureata [...] marito l’inglese, di cui egli si avvalse per tradurre e ridurre film stranieri per il cinema italiano (alcuni di OrsonWelles e di David Lean) e lo introdusse alla letteratura americana.
In quegli anni Napolitano soggiornò a lungo negli Stati Uniti ...
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Gielgud, Sir John (propr. Arthur John)
Emanuela Martini
Attore cinematografico e teatrale e regista teatrale inglese, nato a Londra il 14 aprile 1904 e morto ad Aylesbury (Buckinghamshire) il 21 maggio [...] prima candidatura all'Oscar come attore non protagonista, e un gelido Enrico IV in Campanadas a medianoche (1966; Falstaff) di OrsonWelles. I ruoli di altro tipo furono pochi in questa parte della sua carriera, dal padre dispotico di The Barretts of ...
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Moreau, Jeanne
Vittorio Giacci
Attrice e regista teatrale e cinematografica francese, nata a Parigi il 23 gennaio 1928. Donna intelligente e sensuale, naturalmente portata per i ruoli di femme fatale, [...] risalto la dimensione più 'intellettuale' del suo fascino in La notte, 1961) a Joseph Losey (Eva, 1962), da OrsonWelles (Le procès, 1962, Il processo; Campanadas de medianoche, noto anche come Chimes at midnight, 1966, Falstaff; Histoire immortelle ...
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