Herrmann, Bernard
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York il 29 giugno 1911 e morto ivi il 23 dicembre 1975. Fu uno dei musicisti più capaci e ispirati del mondo del cinema per il [...] della musica e dei suoni. Altrettanto rilevanti furono i contributi dati da H. alle opere di registi come OrsonWelles, Joseph L. Mankiewicz, François Truffaut, Martin Scorsese. In particolare per la colonna sonora di The devil and Daniel ...
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Columbia Pictures Corporation
Giuliana Muscio
Casa di produzione e distribuzione statunitense, fondata nel 1924. Rispetto alle vere e proprie majors fu, almeno agli inizi, una compagnia più piccola, [...] (1947; Solo chi cade può risorgere) di John Cromwell o The lady from Shanghai (1948; La signora di Shangai) di OrsonWelles. I grandi successi commerciali di The Jolson story (1946; Al Jolson) di Alfred E. Green, Jolson sings again (1949; Non ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] scontri e tutto il resto. Finisce che gli trovo una settaria, speciale collocazione nel mio pantheon privato; insieme a OrsonWelles, John M. Stahl, Douglas Sirk, John Ford, Max Ophuls, David Lean, Ozu Yasujirō, Vincente Minnelli, Pier Paolo Pasolini ...
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Cagney, James (propr. James Francis Jr)
Morando Morandini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 luglio 1899, da padre irlandese e madre norvegese, e morto a Stanfordville (New York) [...] quel che fa è grande, eppure non è mai, in nessun momento inattendibile. Perché è reale. È vero" disse di lui OrsonWelles. Il regista tedesco Max Reinhardt ‒ che lo diresse insieme a William Dieterle nella parte di Bottom in A midsummer's night's ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] più aspri e intransigenti critici, contraddistinto da slanci di totale ammirazione per taluni registi (Jean Renoir, OrsonWelles, Jean Vigo, Roberto Rossellini, Ingmar Bergman, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch, Carl Theodor Dreyer, Max Ophuls, Jean ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] 'interno del quale i personaggi si muovono a stento. Gli autori del cinema moderno, tra i quali, soprattutto, OrsonWelles, Jean-Luc Godard, Alain Resnais, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, Marguerite Duras, Hans-Jürgen Syberberg, Stanley Kubrick ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] film di Nanni Moretti), commenti pronunciati da un personaggio nel campo o da un osservatore invisibile (come in OrsonWelles), esibizione del dispositivo attraverso la presenza nel campo della macchina da presa o dei microfoni, citazioni da altri ...
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Olivier, Laurence Sir (propr. Laurence Kerr)
Guido Fink
Attore e regista teatrale, cinematografico e televisivo inglese, nato a Dorking (Surrey) il 22 maggio 1907 e morto a Steyning (West Sussex) l'11 [...] con registi innovativi e lontanissimi dal West End come Peter Brook (cui commissionò la regia di un memorabile Titus nel 1957), OrsonWelles, che lo avrebbe diretto al Royal Court in una memorabile edizione di Le rhinocéros di E. Ionesco, o Jonathan ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] di origine irlandese e morto a New York il 6 agosto 1959. Artista completo fu, insieme a OrsonWelles, tra i primi a Hollywood a scrivere, dirigere e produrre contemporaneamente i propri film. Nel giro di poco tempo divenne il maggiore protagonista ...
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The Best Years of Our Lives
Michele Fadda
(USA 1946, I migliori anni della nostra vita, bianco e nero, 172m); regia: William Wyler; produzione: Samuel Goldwyn; soggetto: dal romanzo in versi Glory for [...] possibilità espressive della profondità di campo. Rispetto alle sperimentazioni adottate dallo stesso Toland durante la sua collaborazione con OrsonWelles in Citizen Kane, l'uso del deep focus perde in Wyler il suo carattere eversivo nei confronti ...
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