(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] vero che E. D'Ors (1882-1954) e J. OrtegayGasset (1883-1955) hanno introdotto in Spagna lo spirito della . Culler, On deconstruction. Theory and criticism after structuralism, Ithaca (N.Y.) 1982 (trad. it. Milano 1988).
G.L. Ulmer, Applied ...
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(XIV, p. 847; App. I, p. 571; II, I, p. 904; III, I, p. 593)
La questione del fascismo. - Scomparso da quasi mezzo secolo come protagonista della politica europea, il f. è tuttora uno dei problemi più [...] , La rivoluzione liberale, ivi 1924; K. Mannheim, Ideologie und Utopie, Bonn 1929 (trad. it., Bologna 1956); J. OrtegayGasset, La rebellión de las masas, Madrid 1929 (trad. it., Bologna 1962); W. Reich, Massenpsychologie des Faschismus, Copenaghen ...
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Società
Vincenzo Cesareo
(XXXI, p. 1002; App. I, p. 1007; II, ii, p. 853; IV, iii, p. 352; V, v, p. 6)
Il termine società è stato ed è tuttora impiegato da numerose scienze: filosofia, economia, diritto, [...] "bimbo viziato" che ha tutti i diritti e nessun dovere: "tutto gli è permesso […] a nulla egli è obbligato" (OrtegayGasset 1929; trad. it. 1974, p. 55); è ingrato, irresponsabile e si preoccupa solo del proprio benessere senza sentirsi solidale con ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] di J.-P. Sartre.
Tributaria in parte della Francia, dell'Inghilterra e della Germania, nell'internazionalismo culturale di J. OrtegayGasset, e nel classicismo un po' artificioso e snobistico di E. D'Ors, la Spagna non offre rilevanti modelli di ...
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Potere
Angelo Panebianco
(XXVIII, p. 117)
Non tutto ciò che il linguaggio comune definisce potere è tale per le scienze sociali. In primo luogo, non lo è la capacità di disposizione e di manipolazione [...] di un accettato e condiviso principio di legittimità (ciò che Ferrero definisce i Geni invisibili della città). Per J. OrtegayGasset (1921), il p. sociale presuppone sempre il consenso dell'opinione pubblica, venendo meno il quale qualunque p. è ...
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(App. III, II, p. 245)
Scrittore e critico, rettore dell'università d'Urbino ininterrottamente dal 1947 e senatore a vita (luglio 1984), dal 1981 anche presidente del premio ''La penna d'oro''; ha continuato [...] italiana e straniera con l'opera, altrettanto feconda, di traduzione e cura di testi letterari (Maritain, Lorca, OrtegayGasset e, fra quelli curati, Sainte-Beuve, Bontempelli, Quasimodo, Dickens, Papini, Proust, La nouvelle Revue Française, ecc.) e ...
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REYES, Alfonso
Dario PUCCINI
Poeta e umanista messicano, nato a Monterrey il 17 maggio 1889. È uno degli scrittori più stimati dell'America latina.
Ha vissuto varî anni in Spagna, come rappresentante [...] dei classici castigliani, finirono col dargli autorità e un riconoscimento da parte di maestri insigni come Unamuno, OrtegayGasset e altri. (A questo proposito vedere i saggi: Cuestiones Gongorinas, 1927; Las Vísperas de España, 1937; Capítulos ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] limiti impostigli dalla struttura del suo tipo. Invece di un pensiero universale si avrà una pluralità di "prospettive" (OrtegayGasset, K. Mannheim).
La concezione naturalistica della storia portò all'abbandono del concetto stesso di divenire e di ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
*
. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] Peers, El romanticismo en España, in Boletin de la Biblioteca de Menendes y Pelayo, V, VI, VII; J. OrtegayGasset, España invertebrada, Madrid 1922; Azorin (Martínez Ruiz José), Rivas y Larra, Razón social del romanticismo en España, ivi 1916; G. Le ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] stimolare una visione agonistica della t. come cimento fatto di sconfitte e successi (la Miseria y esplendor de la traducción, secondo J. OrtegayGasset), o, in termini più semiologici, una nozione di 'traducibilità relativa' dei diversi testi (che ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
razio-vitalismo
ràzio-vitalismo s. m. [dallo spagn. racio-vitalismo]. – Termine con cui è chiamata la filosofia di J. Ortega y Gasset (1883-1955), quale dottrina della «ragione vitale» (spagn. razón vital), tendente a unire i due momenti della...