Medico, chimico e botanico (Voorbout, Leida, 1668 - Leida 1738). Professore di medicina a Leida (1709), ebbe anche l'insegnamento della botanica e (1718) della chimica. Tentò di conciliare i dettami d'Ippocrate [...] chemiae (1732) ebbe un importante ruolo di sistematizzazione delle conoscenze. Tra le altre sue opere: le Institutiones medicae (1708), gli Aphorismi de cognoscendis et curandis morbis (1709), l'Index plantarum (1727) dell'ortobotanico di Leida. ...
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Fisiologo vegetale (Asti 1872 - Voronež 1920); prof. a Varsavia, prima presso l'Istituto di veterinaria, poi presso il Politecnico; successivamente diresse l'OrtoBotanico dell'Università di Jur'ev. Nel [...] corso dei suoi lavori sui pigmenti delle piante, ideò (1903) un metodo di separazione consistente nel far passare una soluzione eterea della miscela da separare attraverso una colonna di calcare finemente ...
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Architetto (Palermo 1729 - ivi 1814). Si formò a Roma (1747-59) con L. Vanvitelli e nell'ambiente legato al cardinale Albani. A Palermo, realizzò il monastero di S. Martino delle Scale (1762-74), l'oratorio [...] neoclassica, che consolidò lavorando a contatto con l'archeologo e architetto francese L. Dufourny (1754-1818) all'Ortobotanico (Tepidarium e Calidarium, 1789; Fontana di Ercole, 1814). Curiosa concessione all'esotismo è la Palazzina Cinese (1800 ...
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Architetto (Albino, Bergamo, 1500 circa - Padova 1560), operoso a Padova. Nelle sue costruzioni, con ricordi del pittoricismo architettonico veneziano, fondamentale è lo studio delle opere di G. M. Falconetto. [...] iniziato nel 1539, ma non terminato completamente), il cortile dell'università (1546 circa - 1559), capolavoro del Rinascimento padovano. Diede pure i disegni per l'ortobotanico dell'università e per il palazzo Zacco sul Prato della Valle (1555-57). ...
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Naturalista (Padova 1735 - Lisbona 1816); raccolse reperti di storia naturale nell'Italia settentr. e fu in corrispondenza con C. Linneo. Nel 1764, su invito del re Giuseppe I, si recò in Portogallo, dove [...] organizzò lo studio delle scienze naturali su basi sperimentali. Insegnò scienze naturali e fondò a Coimbra, nel 1772, il primo ortobotanico del Portogallo, che diresse fino al 1791. Diresse poi il giardino reale d'Ajuda a Lisbona, dove fondò anche ...
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Medico e botanico francese (Montpellier 1638 - ivi 1715); fu direttore dell'ortobotanico di Montpellier; concepì l'idea della disposizione delle piante per famiglie e diede una classificazione del regno [...] vegetale in base ai caratteri del calice e della corolla. Fra le opere: Prodromus historiae generalis plantarum in quo familiae plantarum per tabulas disponuntur (1689) ...
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Medico e botanico (n. Rouen - m. Parigi 1641), noto soprattutto quale fondatore del Jardin royal des plantes (1626), che sostituì il piccolo ortobotanico della facoltà di medicina di Parigi. Quasi tutte [...] le sue numerose opere illustrano piante coltivate nel detto Jardin. È autore inoltre di un Traité de la peste (1623) ...
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Fitogeografo (Brunswick 1852 - Dresda 1933), professore di botanica e direttore dell'ortobotanico di Dresda. Con A. Engler ha curato (a partire dal 1896) la collana Die Vegetation der Erde. Opere principali: [...] Die Florenreiche der Erde (1884); Handbuch der Pflanzengeographie (1890); Die Oekologie der Pflanzen (1913) ...
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Medico e naturalista (Amsterdam 1825 - ivi 1906); prof. di botanica e direttore dell'Ortobotanico di Amsterdam; autore di contributi in anatomia, in farmacognosia e nel campo della sistematica dei Funghi [...] e delle Fanerogame. Delle sue opere ricordiamo: Leerboek der plantenkunde (2 voll., 1866-70) ...
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Medico e naturalista (Bologna 1588 - ivi 1657), prefetto dell'ortobotanico dell'università di Bologna. Linneo gli dedicò il genere Ambrosinia delle Aracee. ...
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botanico
botànico agg. e s. m. [dal lat. tardo botanĭcus, gr. βοτανικός, der. di βοτάνη «erba»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla botanica: enciclopedia b.; orto, giardino b., giardino dove si coltivano piante a scopo di studio. 2. s....
orto1
òrto1 s. m. [lat. hŏrtus]. – Piccolo o medio appezzamento di terreno, spesso adiacente alla casa (o. familiare), recintato da muro o da siepe, nel quale si coltivano erbaggi e piante da frutto: coltivare, zappare l’o.; piante da o. (v....