(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] , sebbene di sovranità greca, forma una repubblica monastica autonoma (336 km2; capoluogo Karyè), in cui abitano 1500 monaci greco-ortodossi in parte suddivisi in 20 monasteri (17 greci, uno serbo, uno bulgaro e uno russo) e in parte liberi in ...
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Veste lunga maschile (di rado femminile) usata nei paesi musulmani, e che per qualche secolo, a partire dal XIII, fu anche quasi nazionale dei Russi e dei Polacchi. Oggi in Europa il nome kaftan è dato [...] ancora all'abito lungo degli ebrei ortodossi della Polonia. È il persiano (poi anche arabo) khaftān, mutato dai Turchi ottomani in qaftān (\arabo\), che a partire dal sec. XVI fu trasformato in qafṭān (\arabo\) o qufṭān nei paesi di lingua araba; la ...
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Gene
Guido Modiano
Come per tutti gli altri elementi, anche nel caso del gene non è semplice darne una definizione. Il primo passo verso la comprensione di qualsiasi tipo di unità consiste nel darne [...] sono amplificati anche con la traduzione. Ognuno di questi geni è presente in molte decine di copie per genoma aploide; (b) i gs ortodossi delle cp. Ognuno di essi è destinato a esprimersi prima o poi almeno in un tipo di cellule, se non in tutte (se ...
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YOGA
Ambrogio Ballini
. Esposizione sistematica dei mezzi ascetici atti a far raggiungere la liberazione finale (l'emancipazione, cioè, dal ciclo delle esistenze e quindi dal dolore) e il conseguimento [...] di colui. che di tali mezzi s'è reso padrone (yogin).
Compreso dalla tradizione fra i sei sistemi filosofici ortodossi dell'India antica, lo Yoga va considerato complemento pratico del Sāṃkhya, sistema filosofico vero e proprio, al quale appunto ...
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Teologo, asceta e predicatore arabo musulmano (642-728 d. C.), di origine persiana ma vissuto a Bassora. Dedito alla pietà e all'insegnamento, si acquistò gran prestigio per il suo forte carattere, la [...] pietà religiosa, eloquenza e dottrina. Riuscì a tenersi lontano da ogni posizione estrema nelle controversie politico-religiose del suo tempo, onde fu parimenti venerato da ortodossi ed eterodossi. È una delle più eminenti figure dell'antico Islam. ...
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popolo della movida
loc. s.le m. I frequentatori della vita notturna cittadina.
• [Stefano] Bruni si è trovato «accerchiato» dal popolo della movida. Nonostante gli insulti e le minacce, però, il sindaco [...] Alemagna, Libero, 5 settembre 2010, p. 46, Milano) • Ben 220 gli adoratori che si alternano, alcuni sono cristiano ortodossi, provengono dalla città, dalle isole, dalla terraferma, non solo adulti e pensionati, ma anche giovani. E tra questi gli ...
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LAVELEYE, Èmile-Louis-Victor de
Anna Maria Ratti
Poligrafo belga, nato a Bruges il 5 aprile 1822, morto a Doyon (Liegi) il 3 gennaio 1892. Compiuti gli studî a Parigi e a Lovanio, nel 1864 fu nominato [...] politica all'università di Liegi. Socialista della cattedra in gioventù, si avvicinò con gli anni a quegli economisti ortodossi che aveva prima combattuto.
Scrittore brillante, ha lasciato numerose opere d'economia, di politica e di storia, tra ...
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Arcivescovo e martire (Vladimir-Volynskij 1580 - Vitebsk 1623), di famiglia ortodossa; a Vilna, dove faceva pratica nel commercio, aderì alla chiesa uniate, divenendo (1604) monaco basiliano. Consacrato [...] la causa dell'unione attraverso l'istruzione del popolo e la riforma del clero, così da suscitare l'ostilità degli ortodossi, guidati dall'arcivescovo di Polock, M. Smotrickij. L'agitazione contro l'unione continuò intensa, finché esplose con l ...
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KRIŽANIĆ, Juraj (o Crisaneo, com'egli usava scriversi in italiano)
Arturo Cronia
Letterato croato e missionario cattolico, nato a Obrh in Croazia nel 1618, morto a Vienna nel 1683. Studiò teologia a [...] fervido propugnatore della Controriforma cattolica. Entusiasmandosi all'idea che la S. Sede aveva di riunire a sé tutti gli ortodossi, specialmente gli Slavi, volle divenire missionario fra i Greci e fra i Russi: studiò la loro lingua ed esaminò ...
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MĀLIK ibn Anas al-Asbaḥī
Carlo Alfonso Nallino
Giurista arabo musulmano, nato a Medina fra il 90 e il 97 èg. (709-716 d. C.), e colà vissuto sino alla morte avvenuta nel 179 èg. (795). È il fondatore [...] seconda, cronologicamente, delle quattro scuole (madhhab, v.) o sistemi o riti ancor oggi vigenti fra i musylmani sunniti o ortodossi; espose la sua dottrina, nelle sue linee fondamentali, nel libro al-Muwatta' (La via spianata), che è una raccolta ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...