Ecclesiastico (Auxerre 378 circa - Ravenna 448). Vescovo di Auxerre (418), favorì l'ascetismo e difese la popolazione (per ottenere il perdono di Valentiniano dopo una sollevazione si recò a Ravenna); [...] si adoperò anche per il mantenimento dell'ortodossia in Inghilterra (vi combatté il pelagianesimo in due viaggi, tra il 429 e il 431 e dopo il 444); istruì nella fede s. Patrizio prima che andasse missionario in Irlanda. È molto venerato in Francia ( ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] Enrico IV, il quale si vide rifiutare la conferma di alcune nomine, non solo nel caso già ricordato del Benoist, della cui ortodossia C. VIII aveva motivo di dubitare, ma anche in quelli in cui il candidato non aveva i requisiti richiesti, come si ...
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FLAVIANO di Antiochia
Alberto Pincherle
Vescovo di questa città alla fine del sec. IV, vi era nato circa il 320 e, giunto al presbiterato, aveva difeso insieme con il collega Diodoro, poi vescovo di [...] Tarso, l'ortodossia nicena sotto i vescovi Leonzio ed Euzoio; poi aveva aderito al partito di Melezio. Accompagnò anzi quest'ultimo al concilio di Costantinopoli del 381; poi, dopo la morte di lui, fu eletto vescovo, contro il partito che sosteneva ...
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ī Teologo musulmano (m. Samarcanda 944), fondatore del sistema teologico speculativo che da lui prese il nome di maturidita. La sua teologia, sostanzialmente coincidente con quella del suo contemporaneo [...] al-Ash῾arī, rappresenta la posizione generalmente accolta dall'ortodossia e si colloca, per ciò che concerne la predestinazione e il libero arbitrio, in una posizione intermedia tra i Mutaziliti e gli Ashariti. ...
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Scrittore ecclesiastico (Concordia, presso Aquileia, 345 circa - Messina 410). Monaco ad Aquileia, in Egitto, in Palestina, poi ancora in Italia (Aquileia e infine Messina); amico e condiscepolo di s. [...] Girolamo, venne con lui in polemica violentissima intorno all'ortodossia di Origene, decisamente affermata da R., che aveva fatto una traduzione del De principiis. L'opera di scrittore di R. consta quasi completamente di traduzioni latine da Padri ...
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Di nome Artemio (m. Costantinopoli 721), alto funzionario civile, alla deposizione di Filippico (713) fu acclamato imperatore dal senato e dal popolo, ribellatisi contro l'elemento militare e i fautori [...] del monotelismo. Cercò di ristabilire l'ordine e l'ortodossia, ma, avendo inviato contro gli Arabi una flotta a Rodi (714), le truppe del thema di Opsichion si ammutinarono, determinando una più vasta rivolta militare (715). A. abdicò (gennaio 716) e ...
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Teologo e predicatore agostiniano (n. in Val di Cecina, Volterra - m. 1593). Spesso sospettato di eresia malgrado le sue continue difese, poté partecipare al Concilio di Trento, grazie all'amicizia col [...] card. G. Seripando, e pronunziarvi un discorso di inattesa ortodossia. È autore del trattato Della grazia e delle opere (1544). ...
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Riformatore italiano (Lucca 1576 - Ginevra 1649). In rapporto con P. Sarpi per l'opera di riforma religiosa a Venezia, pastore e professore di teologia a Ginevra, rappresentante di Ginevra al sinodo di [...] Dordrecht del 1618, predicatore e sostenitore appassionato dell'ortodossia calvinista. La sua fama è dovuta specialmente alla sua traduzione della Bibbia in italiano (1607) e in francese (1644); la prima è particolarmente notevole per eleganza di ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] crisi copernicana: i cattolici
Fino al XVI sec., la principale preoccupazione della Chiesa per l'astronomia concerneva gli usi non ortodossi che ne poteva fare l'astrologia. Anche se il papa Paolo III (1534-1549) incaricò nel 1543 il famoso astrologo ...
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Storico (Anversa 1535 - Londra 1612). Fu dal 1583 console a Londra della corporazione dei mercanti dei Paesi Bassi. Pubblicò nel 1599 una storia belga e olandese (Belgische ofte nederlantsche historie [...] van onsen tijden), che fu molto avversata dai rappresentanti dell'ortodossia calvinista. Gli Stati Generali vietarono la diffusione dell'opera, che poté ricomparire solo nel 1614 e in altra veste, debitamente riveduta (uno dei revisori fu U. Grozio). ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...