CANDIDO, Vincenzo
Sosio Pezzella
Nacque a Siracusa l'11 febbr. 1573 da Giuseppe e da Agata Ursie. Fu battezzato con il nome di Mario e ricevette la sua prima formazione religiosa e culturale nella città [...] tratte da Giansenio, che la facoltà di teologia di Parigi aveva inviato a Roma per un definitivo giudizio sulla loro ortodossia. Le conclusioni cui giunse il C., insieme con altri tre membri della commissione, furono ancora una volta favorevoli alla ...
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BAGLIONI, Luca
Nicola De Blasi
Nacque, intorno al 152o, a Perugia e appartenne quasi certamente alla nobile e potente famiglia cittadina (cfr. C. Cartari, Advocatorum Sacri Consistorii Syllabum, Romae [...] , che disgustano, e infine allontanano dalla Chiesa. A questa pratica egli vuol sostituire un'esposizione semplice e serena dell'ortodossia cattolica, sì che si giunga a confutar l'eresia quasi senza farvi riferimento.
Scarsa fortuna ebbe quest'opera ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] di Giovanni Maria Castelvetro: l'intenzione evidente era quella di eliminare quelle frasi che potevano risultare sgradite all'ortodossia cattolica.
La tradizione critica del secolo aveva già fissato in Aristotele, come in Platone ed in misura diversa ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] fino a dopo la morte di Stalin, in cui la politica culturale del PCI si mostrò schiacciata dall’ortodossia zdanoviana e stalinista. Nel 1948 a Giolitti toccò una sferzante ammonizione dal presidente della commissione culturale del partito ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] a leggere libri proibiti e si può immaginare che da ciò derivasse una certa freddezza col Giberti che vegliava con rigore sull'ortodossia dei suoi familiari. Di fatto nel novembre 1538 il F. era a Sessa nel Casertano ospite di G. Florimonte, dopo una ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] veneziana, finirono per avere l'effetto di gettare un'ombra anche sul B., date le pesanti e ricorrenti accuse relative all'ortodossia del Grimani. Il fatto che il B. sia riuscito a mantenere sempre la propria integrità agli occhi di Roma starebbe ad ...
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BALDUCCI, Ernesto
Maria Paiano
Nacque a Santa Fiora (Grosseto) il 4 agosto 1922 da Luigi, minatore, e Domenica Pasqualini. Alla sua nascita fece seguito quella delle sorelle Agnese, Maria e Beppina. [...] un incontro tra la congregazione dei Religiosi e la congregazione per la Dottrina della fede per discutere della sua ortodossia. Promosso dallo stesso Benelli e dalla segreteria di Stato, non dette luogo a procedere.
Nel corso di queste vicende ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] sede di una confraternita per l'assistenza agli schiavi) e promuovendo gli interventi dell'Inquisizione in difesa dell'ortodossia: ai processi di questa poi usava partecipare personalmente, sempre dando però prova di moderazione ed usando come regola ...
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DECIO, Filippo
Aldo Mazzacane
Nacque nel 1454 a Milano, dove il padre Tristano, patrizio del piccolo centro di Desio, del quale portava il nome, conduceva vita di gentiluomo, frequentando la corte e [...] infatti, e la scelta di limitare l'intervento ai profili giuridici, oltre ad assicurare al parere una presunzione di ortodossia, costituì il principale titolo, se non della sua novità, certo della sua efficacia. Sull'ultimo punto, di più immediato ...
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LOTTINI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Volterra nel 1512 da Antonio e da Costanza Giovannini, membri del patriziato cittadino. Sulla sua giovinezza non si hanno molte notizie. Sembra che [...] per la riflessione politico-religiosa e partecipò a diversi circoli curiali, dando prova di un ethos ormai del tutto ortodosso, quasi volesse far dimenticare la sua attività precedente.
Tra i vari scritti di quegli anni, rimasti tutti inediti, si ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...