Scrittore tedesco (Spremberg 1912 - Francoforte sul Meno 1994). Autore tra i più celebrati della Repubblica Democratica Tedesca, diede voce nella sua opera alla piccola gente di provincia, cogliendone [...] (1950); la trilogia Der Wundertäter (1957, 1973, 1980); Ole Bienkopp (1963), la sua opera meno in linea con l'ortodossia realistica; Der Laden (2 voll., 1983-87). Scrisse anche libri per l'infanzia (Pony Pedro, 1959), racconti (Dreiviertelhundert ...
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Pseudonimo letterario, poi nome ufficiale, dello scrittore romeno Ion Dobre (Bulbucata, Vlaşca, 1889 - Mogoşoaia, Bucarest, 1972). Professore di teologia a Chişinău e poi all'università di Bucarest, diresse [...] volumi Puncte cardinale în haos ("Punti cardinali nel caos", 1936), Nostalgia paradisului ("La nostalgia del paradiso", 1940) e Ortodoxie şi Etnocraţie ("Ortodossia ed etnocrazia", 1940), poneva alla base della spiritualità e della cultura romene l ...
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WOUK, Herman
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato nel Bronx, New York, il 27 maggio 1915. Ha studiato presso la Columbia University e ha poi lavorato per sei anni alla radio. Insegna [...] nella zona del Pacifico. Di famiglia ebraica (il nonno materno era rabbino), il W. è da qualche anno tornato all'ortodossia della sua infanzia.
Anche i suoi romanzi, cui ha arriso un eccezionale successo, hanno spesso svolto il tema di un ritorno ...
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Sangnier, Marc
Scrittore e politico francese (Parigi 1873-ivi 1950). Cattolico, sotto la spinta dell’enciclica Rerum novarum costituì dei «circoli di studiosi» fra studenti e operai; dal 1898 si diede [...] e tenuto in sospetto di modernismo sociale da molti ecclesiastici. Richiamato da Pio X a una più rigida osservanza dell’ortodossia cattolica e dell’autorità dei vescovi, nel 1919 S. cessò la pubblicazione del Sillon. Nel 1912 fondò la Lega della ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] ; PO I/3, III/3, XI/5, XVI/2, XVII/3, XX/5).
60 Ancora più esplicito in merito al vacillare dell’‘ortodossia’ di Costanzo, è il passo riportato in occasione del 7 Pashons: «ma quando Costantino morì, gli succedette il figlio Costanzo che era ariano ...
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(App. II, I, p. 406)
Scrittore e critico, morto a Firenze il 18 novembre 1989. Partito da posizioni di ''fascismo di sinistra'' in quanto espressione rivoluzionaria e popolare del primo movimento fascista, [...] , B. persegue il progetto di un aperto confronto tra le diverse tendenze critiche, provocando un dibattito che supera la mera ortodossia ideologica. Sino al 1958, fatta eccezione per un nuovo libro di prose (Una città, 1958), B. sviluppa un'intensa ...
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O'CONNOR, Flannery
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittrice americana, nata a Savannah, in Georgia, da antica famiglia cattolica il 25 marzo 1925, e morta il 3 agosto 1964. L'impostazione e la tematica [...] intero dell'esistenza s'irradia dalla realtà della Redenzione. Alcuni critici hanno anzi visto in questa stessa certezza di ortodossia della O'C. la causa di una certa unidirezionalità drammatica della sua narrativa. Si tratta, a ogni modo, di ...
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Filologo e storico del cristianesimo italiano (Roma 1926 - ivi 2017); prof. di letteratura cristiana antica all'univ. di Cagliari (1959-69), poi di storia del cristianesimo in quella di Roma; socio nazionale [...] i suoi fondamenti scritturistici (1998). Vanno inoltre ricordate le raccolte Studi sulla cristologia del II e III secolo (1993), Ortodossia ed eresia tra I e II secolo (1994) e numerose edizioni critiche (Rufino, Gregorio di Elvira, Cipriano, Origene ...
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Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di [...] del cosiddetto ‘postmodernismo’, ha rifiutato ogni forma d’interesse per il recupero della storia del passato, abbandonando l’ortodossia modernista e operando una cesura della continuità con il razionalismo e con le sue più o meno tarde derivazioni ...
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Scrittore russo, nato nel 1892 a Saratov in una famiglia piccolo-borghese, cominciò a scrivere nel 1910. Nei primi anni della rivoluzione appartenne al gruppo dei "Fratelli Serapionidi". Il suo primo grande [...] a cura di V. Dolghin Badoglio, Torino 1929) e nel Ratto d'Europa del 1930, nonostante l'apparente ortodossia rivoluzionaria. Realista nelle sue basi il F. si distingue per una voluta complicatezza strutturale dei suoi racconti.
Opere complete ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...