BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] e, intanto, poneva mano a semplificare le procedure circa il corso della giustizia. A un indirizzo di tradizionale ortodossia diplomatica, circa la controversia sorta con Roma nel corso del 1660 a proposito del progetto piemontese di soppressione ...
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ELEONORA Gonzaga, duchessa di Urbino
Sonia Pellizzer
Nacque a Mantova il 31 dic. 1493, primogenita del marchese Francesco e di Isabella d'Este. Al fonte le fu imposto il nome di Eleonora Violante Maria [...] : E. aveva tendenze mistiche prese tra l'altro parte a quel movimento religioso diretto a una riforma nel senso dell'ortodossia cattolica per cui tanto si appassionarono Vittoria Colonna (che amava E.) e Caterina Cibo duchessa di Camerino. Madre e ...
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ebrei
Il nome e., di origine incerta ma di probabile derivazione dall’ebraico ivri (da ever, «dall’altra parte») fu usato per la prima volta a definire Abramo, «colui che sta dall’altra parte», ed è [...] messi sotto accusa, sospettati di essere dei marrani, cioè di giudaizzare nascostamente. Nel 1478, per vegliare sulla loro ortodossia, fu creata l’Inquisizione spagnola. Nel 1492, subito dopo la presa del regno di Granada e l’unificazione cristiana ...
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PANFILO, Pietro
Alessandro Pastore
PANFILO, Pietro. – Nacque presumibilmente nel primo decennio del Cinquecento.
La famiglia, originaria di Gubbio, si era distinta già nel Quattrocento nell’esercizio [...] e cardinali di cui era corrispondente, avevano potuto neutralizzare i sospetti circolanti nel ducato d’Urbino sulla sua ortodossia. Tali lettere indirizzate a Panfilo non toccavano materie sensibili ma talora offrono indizi e sulla sua attività e ...
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DAGNINO, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova l'11 luglio 1834 da Giovanni e da Paola Graziano (sulla esatta data di nascita cfr. L. Carcereri, Quattordici lettere..., in Rass. st. del Risorg., [...] seguito da gravi dispiaceri familiari e da nuovi insuccessi nella conduzione degli affari.
In qualche modo anche la sua ortodossia mazziniana aveva risentito del mutare dei tempi e del graduale distacco dall'impegno politico diretto: il rifiuto dello ...
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LEMMI, Francesco
Roberto Pertici
Nacque a Poggio di Camporgiano, in Garfagnana, il 29 giugno 1876 da Pietro e da Teresa Musettini. Intorno ai dieci anni si trasferì a Massa presso lo zio sacerdote Andrea [...] in facoltà fu avvertito come una ventata d'aria nuova ed ebbe, anche politicamente, un significato di non totale ortodossia. Il L. non era fascista: iscritto precocemente all'Associazione professori universitari fascisti, aveva tardato a chiedere la ...
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GIANNELLI, Andrea
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 30 nov. 1831 da Giuseppe e Clorinda Mariotti, entrambi di modeste condizioni. Avviato agli studi di disegno e di pittura, entrò in contatto con alcuni [...] del suo comitato centrale, il G., come direttore del periodico sostenne un'orgogliosa e sempre più puntigliosa difesa dell'ortodossia repubblicana.
Morì a Firenze il 6 giugno 1914.
Tra gli scritti del G. si ricordano: Rivoluzionari ed evoluzionisti ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] di protesta: i Weathermen, nati sul tronco del movimento studentesco, lacerato dalla tensione fra i custodi dell'ortodossia proletaria (per i quali l'aggressività degli studenti piccolo-borghesi costituiva solo un apporto secondario alla causa) e ...
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BENEDETTO XII, papa
Bernard Guillemain
Giacomo Fournier, originario di Saverdun (dipartimento dell'Ariège distretto di Pamiers) nella contea di Foix (Francia meridionale), nacque, probabilmente tra [...] avrebbero dovuto essere discusse in un concilio generale, B. XII rispose che i Bizantini dovevano solo tornare all'ortodossia romana senza discutere.
Parallelamente il papa cercava di espandere l'influenza della Chiesa di Roma. Fin dall'inizio ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] Stato democratico-liberale". Il B. scrisse allora (23 luglio) a Mussolini che si era mostrato preoccupato della sua "perfetta ortodossia" e che in un discorso del 7 agosto dichiarava essergli parso "impossibile che l'amico Bottai, che è un fascista ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...