CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] che si schermisce - "Ingegno? No! un po' di spirito, / ma... spirito da tempo perso!" (Pessimismo)-, oltre l'ortodossia crepuscolare, diventa la consapevolezza dei limiti pragmatici, e delle insospettate risorse, di questa poesia, che si risolve nell ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] generale del discorso è assai spiacevolmente ingiurioso.
Nella Scelta di sonetti e nella postuma Scelta di canzoni, l'ortodossia muratoriana, che era stata l'origine ideale della controversia, in realtà si complica di una insistenza moralistica quasi ...
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CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] ricondurre l'"Allegoria" del C. a quel clima di concreta assimilazione platonico-aristotelica che caratterizzò l'ortodossia della Controriforma, ferme restando - e particolarmente vive potevano essere nel C. - quelle esperienze quattrocentesche per ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] con questi personaggi, membri dell’Accademia fiorentina e protagonisti in varia misura di percorsi religiosi dissonanti con l’ortodossia romana, le fonti non consentono di chiarire il ruolo di Paleario all’interno del dibattito religioso e politico ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] - quanto rispondere agli ideali perseguiti dall'autore stesso. Atanasio era stato infatti il campione e lo strenuo difensore dell'ortodossia nicena, per questo era stato perseguitato dagli eretici, e per questo gli venne tributato l'onore dell'altare ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] un quid intermedio fra Arcadia e Illuminismo, mirando a conciliare sensismo, eudemonismo e tollerantismo illuministico con l'ortodossia cattolica.
Così cercava di provare, nel citato discorso arcadico su La filosofia alleata della religione, che la ...
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PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] quale conia l’espressione Monarchiatum; poi dimostra – anche attraverso il ricorso a profezie e tesi teologiche al limite dell’ortodossia - come gli unici legittimi titolari di questo potere debbano considerarsi i romani pontefici.
Al di là della sua ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] (ne è un'eco l'epistola apologetica diretta all'arcivescovo nel '66, dove si allude a calunnie chesembrano riferirsi all'ortodossia e alla cultura dell'umanista) si rileva dall'incarico datogli nel '65 di tenere l'orazione d'apertura del primo ...
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POLIDORI, Gaetano Fedele
Marco Manfredi
POLIDORI, Gaetano Fedele. – Nacque il 5 agosto 1763 a Bientina, nel Pisano, da Agostino Ansano e da Teresa Cosci.
Come ricordato dallo stesso Polidori, la sua [...] radicali come lo scomunicato periodico Eco di Savonarola. Sul piano religioso Polidori non assunse infatti mai posizioni sospette all’ortodossia, e fu sempre un «Roman Catholic» incline a un certo «conservatism» (Rossetti, 1906, I, p. 118), tanto che ...
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DONATI, Francesco (detto Cecco frate)
Lucia Strappini
Nacque a Seravezza (Lucca) il 16 marzo 1821 da Francesco e da Carlotta Canci. Entrò nell'Ordine degli scolopi il 26 febbr. 1845 e dopo un anno fu [...] con l'Ordine degli scolopi, dovuti al suo temperamento indocile, ribelle e collerico, ma anche al sospetto di scarsa ortodossia dottrinale e di filomazzinianesimo che fu avanzato dai superiori. Qualche documento in merito è stato pubblicato da P ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...