Grammatico greco (sec. 5º d. C.), di Alessandria di Egitto (o di Mileto). Avversò l'atticismo del lessicografo Frinico. L'opera maggiore fu l'Ortografia, in cui polemizzava con l'opera omonima di Erodiano. [...] Scrisse sui nomi dei popoli (con spiegazioni etimologiche) e un lessico "delle parole dai varî significati", da cui deriverebbero tre estratti a noi giunti ...
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ZIGGURAT
Giuseppe Furlani
. È il nome che di solito si dà alle torri templarie dei Sumeri, Babilonesi e Assiri. Non conosciamo ancora esattamente l'ortografia e l'etimologia della parola. Va scritto [...] correttamente forse ziqqurratu o siqqurratu. La radice semitica della parola - è poco probabile che il termine vada ricondotto al sumero - potrebbe essere śqr. Le ziqqurratu erano alte torri a gradini ...
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Linguista e filologo tedesco naturalizzato cileno (Halle 1863 - Santiago del Cile 1938). Ha pubblicato, fra l'altro, Estudios araucanos, Los elementos indios del castellano de Chile, Ortografía castellana [...] (1894), La lingüística americana, Diccionario etimológico de las voces chilenas de origen indígena (1910), El papiamento, lengua criolla de Curazao (1927) ...
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TEOGNOSTO
Silvio Giuseppe Mercati
. Grammatico bizantino del sec. IX. Scrisse un'opera (non pervenutaci) sulla sollevazione di Eufemio e sulla conquista araba di Sicilia e compilò un trattato di ortografia, [...] di oltre mille regole. La fonte principale è Erodiano, le cui regole prosodiche vengono rifuse ai fini dell'ortografia.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzantinischen Literatur, 2a ed., Monaco 1897, p. 585; C. Wendel, in Pauly-Wissowa ...
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trigramma Sequenza di tre lettere assunta a indicare un solo fonema, per ogni posizione di esso nel contesto di una lingua o solo per alcune posizioni. Così, per es., nell’ortografia italiana, il t. sci, [...] che rappresenta davanti ad a, o, u il fonema š; nell’ortografia tedesca, il t. sch, che rappresenta lo stesso fonema š in qualsiasi posizione. ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] (der. di sèlla) e di stellato (der. di stélla) non differiscono tra loro. Sotto l’accento la distinzione è netta, ma l’ortografia ordinaria non ne tiene conto, tanto che si scrivono allo stesso modo parole come, per es., affètto «ostento» e affétto o ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] 1984), Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Milano, A. Mondadori.
Bozzola, Sergio (1996), Contributo alla storia dell’ortografia. Francesco Fulvio Frugoni e il secondo Seicento, «Studi di grammatica italiana» 16, pp. 75-118.
Castellani, Arrigo (1995 ...
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Umorista statunitense noto come Artemus Ward (Waterford, Maine, 1834 - Southampton, Inghilterra, 1867). Iniziatore di un genere di umorismo ingenuo tipicamente americano, il cosiddetto "umorismo di frontiera", [...] basato su errori di ortografia, giochi di parole, ecc., di cui Mark Twain è il più illustre erede. Affermatosi come conferenziere, in tale veste girò tutta l'America tra il 1861 e il 1866, anno in cui fu invitato in Inghilterra, dove collaborò al ...
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Letterato (Torreglia 1682 - Padova 1769). Prof. dal 1723 all'univ. di Padova. Affidò a E. Forcellini la compilazione del Lexicon totius latinitatis; con lui corresse il Calepinus septem linguarum e compose [...] l'Ortografia moderna italiana (1721). Scrisse inoltre orazioni latine, e una fortunata opera su Il giovane cittadino istruito nella scienza civile (1740). ...
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Pseudonimo dello scrittore e drammaturgo lituano Vilius Storosta (n. presso Šilutė, Prussia Orientale, 1868 - m. Detmold 1953), tra le figure più originali del panorama culturale lituano (i suoi scritti [...] furono redatti in un'ortografia particolare, diversa da quella oggi in uso). Contrario alla germanizzazione della sua patria, teorizzò una dottrina incentrata sul rapporto uomo-nazione, sottolineando l'importanza del ruolo svolto dalla lingua ( ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...