FERRANTE, Giovanni Battista
Bruno Signorelli
Nacque a Torino il 17 ag. 1834 da Giacinto e Rosalia Vegezzi. Si laureò in ingegneria presso la locale università l'11 ag. 1855, perfezionandosi in seguito [...] uno stile aggressivo, esponendosi anche personalmente, come quando criticò la progettazione della chiesa delle Cappuccine per errori d'ortografia (L'architettura..., p. 681). Oltre a quanto già citato scrisse: La fognatura di Torino, Torino 1884; Tre ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] , nella cultura bizantina e nella latinità medievale, in Mortara Garavelli 2008, pp. 25-62.
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1 ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] la chiusura della glottide. Il vocalismo danese è caratterizzato da una grande varietà di suoni che l'ortografia usuale, naturalmente, non può rispecchiare: dieci vocali "piene" qualitativamente diverse e aventi ciascuna tre variazioni di quantità ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ) solo le vocali α, ι, υ, quelle cioè in cui l'antica quantità, ormai scomparsa da secoli, non era ricordata dall'ortografia. Questo mostra che i Bizantini, almeno da un certo tempo in poi, leggevano i trimetri antichi con l'occhio, non li sentivano ...
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GALLES (ingl. Wales; A. T., 47-48)
Giacomo DEVOTO
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Florence M. G. HIGHAM
Regione storica della Gran Bretagna, col titolo di principato, che forma un grande aggetto press'a poco rettangolare proteso [...] āco in aug, og (bretone euc, ec); nella lenizione della conso. nante iniziale, g, che scompare, mentre in bretone dà c'h. L'ortografia è resa apparentemente difficile dall'uso di w come vocale u, y come vocale i, di ll anche iniziale; nel qual caso ...
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RICERCA EDUCATIVA
Mauro Laeng
È l'aspetto della ricerca scientifica che concerne l'educazione. Questa è un dato di fatto ben documentato nei processi d'inculturazione e di socializzazione, ma diventa [...] Per es., nell'ambito dei processi cognitivi sono state proposte molte tecniche per lo studio del linguaggio infantile (ortografia, grammatica, sintassi, lessico) sia nella conversazione, sia nella lettura e nella scrittura; e altrettante e forse più ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] forza delle istituzioni e delle tradizioni consente che questa e quelle possano non essere in perfetto accordo (si pensi all’ortografia di molte lingue moderne, molto lontana dalla pronuncia delle parole e per questo sottoposta a pressioni di riforma ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] dóu Po («Scuola del Po»); tra i risultati più notevoli ottenuti dalla Scuola segnaliamo la codificazione dell’ortografia omonima, che riprende, nella sostanza, la convenzione scrittoria di Frédéric Mistral (detta appunto grafia mistraliana). Da un ...
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CAMILLO DE LELLIS, santo
Adriano Prosperi
Nacque a Bucchianico (Chieti), il 25 maggio 1550, figlio di Giovanni e di Camilla de Compellis.
Il padre, uomo d'arme, prese parte alle campagne militari che [...] C., da un lato essi appaiono "scorretti e pieni di falsa grammatica, di sconcordanze, improprietà di elocuzione e cattiva ortografia", dall'altro, si aggiunge, "Iddio non gli accordò talento da profittare nell'humana letteratura e nel comporre opere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Insegnamento pubblico e privato nell'alto Medioevo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età tardoantica vede una riduzione [...] anche sulle morfologie linguistiche dando particolare risalto, ad esempio, a quelle regole della punteggiatura e dell’ortografia che solo molti secoli dopo, nel pieno sviluppo dell’umanesimo, sarebbero state riproposte nella formazione letteraria ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...