ROSTOVTZEFF (Rostovcev), Michael
Storico dell'antichità, nato a Kiev il 28 ottobre 1870, professore dal 1920 al 1925 nell'università di Wisconsin, e dal 1925 nella Yale University di New Haven. Il cognome [...] è stato dal R. stesso variamente trascritto (Rostovtsew, Rostowzew, Rostovzev) per conformarlo all'ortografia delle lingue da lui adoperate nei suoi lavori.
Si è occupato soprattutto della storia politica, economica e culturale dell'epoca ellenistica ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] che concentrano nel giro di pochi versi, una visione di paesaggio campestre, si segnalò per aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della lingua. Dal desiderio ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] di nuovo la grafia è questione di stile e specchio dei cambiamenti della società.
Maraschio, Nicoletta (1994), Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi ...
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Nato nel 1803, morto nel 1863, fu uno dei dotti tedeschi che, stabilitisi in Estonia, contribuirono efficacemente allo studio scientifico della lingua del paese. Meriti precipui dell'Ahrens sono l'aver [...] fissato, nella sua grammatica estone, le leggi delle complicate mutazioni fonetiche, e l'aver posto le basi della ortografia moderna della lingua. ...
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DOPODOMANI O DOPO DOMANI?
Nell’italiano contemporaneo, la grafia corretta è dopodomani con ➔univerbazione
Dopodomani ci vediamo per firmare i contratti (S. Veronesi, Live)
prima era prima / ora è [...] , Prima era prima).
Storia
Come accade in molti di questi casi, l’univerbazione si è definitivamente affermata nell’ortografia solo a partire dal Novecento.
Nei secoli precedenti era normale trovare anche in testi letterari una grafia diversa ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
14°. - Scultore ateniese del I-II sec. d. C., figlio di Potamon.
Noto per aver firmato una base in marmo rinvenuta a Kosanos (Macedonia), che doveva reggere alcune statue [...] commissionategli da un Amyntos, figlio di Amyntos. L'artista ateniese, pur essendo sicuramente di epoca romana, imita la scrittura e l'ortografia attica del V sec. a. C.
Bibl.: Suppl. Ep. Gr., I, 1923, n. 269. ...
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Grammatico e lessicografo catalano (Gràcia, Barcellona, 1868 - Prada, Pirenei Orientali, 1948). Si dedicò allo studio e alla diffusione del catalano, promuovendo la stabilizzazione delle regole grammaticali [...] opere più importanti ricordiamo: Ensayo de gramática del catalán moderno (1891); Contribució a la gramàtica de la llengua catalana (1898); Sillabari català (1904); Tractat d'ortografia catalana (1912 e 1918); Diccionari de la llengua catalana (1932). ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
Da circa un secolo e mezzo nell’ambito degli studi scientifici sulla mente si è progressivamente sviluppata l’idea che il linguaggio, come le altre facoltà [...] d’uso, la cui lettura e scrittura è sottesa da operazioni non predicibili sulla base di regole. Un altro sistema ortografico è rappresentato dalla scrittura dell’arabo e dell’ebraico: le lettere che compongono una parola sono per lo più consonanti ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] , si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre opere sull'ortografia, sugli Etruschi, sui Saturnali, ecc. sono perdute. ...
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Umanista (Bergamo 1360 circa - Milano 1431). Insegnò nello studio di Pavia (1403-1407), a Padova (1407-1421), poi a Milano; nel 1417 partecipò al concilio di Costanza, come segretario del papa Martino [...] e a molte lettere, un modello di epistolografia, un trattatello di retorica (De compositione, 1420 circa), un manuale di ortografia latina. Commentò tra l'altro le lettere A Lucilio di Seneca e il De officiis di Cicerone; ma soprattutto diede molte ...
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ortografia
ortografìa s. f. [dal gr. ὀρϑογραϕία, comp. di οῤϑός «retto, corretto», e -γραϕία «-grafia»]. – 1. In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua...
ortografico1
ortogràfico1 agg. [der. di ortografia] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’ortografia, il modo corretto di scrivere: segni o.; errori o.; il sistema o. di una lingua; proposte per una riforma ortografica. ◆ Avv. ortograficaménte, per...